Avvenire di Calabria

Editoria: Rogate Ergo, “comunicare con mitezza” è il tema del numero di maggio-giugno

di Redazione Web

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In un’epoca segnata da polarizzazioni e da reazioni impulsive, la virtù della mitezza, richiamata dall’ultimo messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni sociali, appare come una virtù dimenticata, se non una debolezza. Su di essa fa luce la rivista “Rogate Ergo” a partire da un riferimento all’inchiesta del Financial Times a proposito dei danni causati dai social alle nuove generazioni. Per don Fabio Pasqualetti, decano delle Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università Salesiana, è necessaria un’educazione alla responsabilità della parola. Ciò significa per i comunicatori scegliere parole che non feriscono, toni che non incendiano e soprattutto comunicare senza prevaricare. È quanto ha raccomandato anche Leone XIV ai giornalisti che hanno partecipato alla sua prima udienza pubblica, attribuendo direttamente alla pace i termini “disarmata e disarmante”, ma indirettamente anche alla comunicazione sociale. Papa Francesco aveva anche chiesto per la Giornata delle Comunicazioni sociali di quest’anno di “dare ragione con mitezza della speranza che è in noi”. Richiesta colta da “Rogate ergo” con esperienze pratiche, come quella che don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter, sta conducendo, da Natale, sul web. “Porta santa digitale”, si chiama questa esperienza che ha lo scopo di introdurre nel mondo virtuale il dono della speranza. Inoltre sulla mitezza “Rogate ergo” riporta il pensiero dei Padri della Chiesa. Don Antonio Grappone, docente di Storia della Chiesa presso l’Università Lateranense, evidenzia come al tempo dei Padri la mitezza era una virtù poco apprezzata, soprattutto nella gestione della cosa pubblica. Al contrario gli autori cristiani, come san Giovanni Crisostomo, Origene e Basilio, raccomandavano la mitezza, ritenendola frutto dello Spirito Santo.

Fonte: Agensir

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