
Diocesi: Acireale, domani inaugurazione della mostra “Gratis Data, il dono della Grazia ai piedi del Vulcano
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“Con gioia la Federazione universitaria cattolica italiana” ha accolto “la nomina da parte del Consiglio permanente della Cei di Marta Terenzio a presidente nazionale femminile per il biennio 2025-27”. Lo si legge in un comunicato diffuso oggi dalla Presidenza nazionale della Federazione.
“La Fuci mi ha insegnato a vivere con passione le realtà della mia vita. Che sia la realtà universitaria, il quartiere, o il mondo intero, l’appassionarci ci spinge a essere testimoni di quell’incontro vivo con il Signore”, afferma Terenzio. “Auguro a ogni fucina e fucino di essere portatori di esultanza, di immergersi con curiosità e ardore nelle complessità del nostro tempo, delle nostre città, delle nostre comunità, con quella ricerca di senso e desiderio di farsi fratelli e sorelle”.
Con lei iniziano l’impegno di servizio per la Chiesa, l’università e la società tutta attraverso la Fuci anche Maddalena Arighi, in qualità di vicepresidente femminile, e Lorenzo Tellez, come segretario nazionale. La Presidenza nazionale si completa con Alessio Dimo (presidente nazionale maschile), Giovanni Salmaso (vicepresidente nazionale maschile) che proseguono il loro incarico per il prossimo anno federativo. Don Roberto Regoli, Assistente nazionale, a nome di tutta la Federazione ringrazia la Conferenza episcopale italiana per la nomina di Marta Terenzio a nuova presidente femminile per la Fuci: “Con tutta la Presidenza nazionale ribadiamo l’impegno di portare e testimoniare la nostra fede in Cristo nelle università italiane, affinché si possa dare una formazione integrale agli universitari di oggi. La ragione e la fede possono camminare insieme”.
“A Carmen Di Donato, Isabella Maria Daino e Grazia Maria Guerriero esprimiamo immensa gratitudine a nome di tutte le fucine e i fucini . affermano dalla Presidenza nazionale – per l’impegno profuso nel mandato appena concluso. La passione con cui vi siete prese cura della Federazione e degli universitari ha fatto germogliare tanti semi di bene che continueranno a portare il loro frutto”.
Nel prossimo anno accademico, la Federazione sarà impegnata nella riflessione sul tema dell’individualismo e della risposta possibile grazie alla comunità. “Vogliamo vivere da protagonisti nella società civile, in cui – osservano – notiamo il paradosso tra l’iperconnessione digitale tramite social media e un dilagante senso di solitudine tra i giovani. Riteniamo che sia importante riscoprire e ricostruire un nuovo concetto di comunità. La testimonianza delle prime comunità cristiane ci sfida oggi a superare l’anestesia dell’indifferenza, a ricostruire ponti di solidarietà e a riscoprire la bellezza della condivisione. Siamo chiamati in primo luogo noi fucine e fucini a mettere a servizio le nostre abilità che sviluppiamo attraverso gli studi per un bene comune, facendoci prossimi attraverso una sensibilità alternativa. Essere costruttori di comunità nel nostro ambiente primario, quello universitario, significa anche essere chiamati ad uscire dalla nostra bolla per offrire a tutti gli universitari delle occasioni di confronto e di crescita”. “Come ci ricorda la proposta formativa, essere costruttori di comunità – concludono dalla Presidenza nazionale – per la Fuci non è una semplice suggestione, ma è l’obiettivo che ci poniamo per vivere come fucine e fucini la nostra vita nella Chiesa, nell’università e nel mondo”.
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