Avvenire di Calabria

Giornata contro il lavoro minorile: impegno di ActionAid per garantire a ogni bambina e bambino “un futuro libero dalla povertà e dalla violenza”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


In occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile, ActionAid rilancia il suo impegno per garantire a ogni bambina e bambino istruzione, protezione e un futuro libero dalla povertà e dalla violenza.  In un comunicato diffuso oggi, l’organizzazione umanitaria presenta il caso di Jui, una ragazza di 13 anni che vive a Dacca, capitale del Bangladesh e cuore pulsante della fast fashion globale. Un anno fa cuciva abiti per poco più di 3 euro al giorno. “La sua storia mostra cosa si nasconde dietro le etichette dei nostri vestiti”, denuncia ActionAid, cha permesso a Jui di lasciare la fabbrica e ritornare in classe.

La storia di Jui non è un caso isolato. È una finestra su una realtà drammatica e sistemica. Dodici anni dopo il crollo del Rana Plaza – l’edificio commerciale di otto piani collassato il 24 aprile 2013 causando oltre 1.100 vittime – il Bangladesh resta uno degli snodi centrali della catena globale della fast fashion. Uno studio condotto da ActionAid Bangladesh, a dieci anni dal disastro, ha rivelato che il 93% dei lavoratori intervistati teme ancora per la propria sicurezza. Il 60% segnala rischi nei luoghi di lavoro e il 23,4% denuncia la mancanza di uscite di emergenza. Oggi il tessile rappresenta oltre l’80% dell’export nazionale. E con la crescita del settore cresce anche il rischio che dietro ogni capo cucito ci siano infanzie spezzate. Secondo il Bangladesh Bureau of Statistics, più di un milione di bambini e adolescenti tra i 5 e i 17 anni è coinvolto in lavori pericolosi.

Le conseguenze sono gravi: abbandono scolastico, sfruttamento fisico e psicologico, malattie, abusi. Le bambine sono esposte anche a matrimoni precoci e lavoro forzato. La storia di Jui è un appello a cambiare rotta. ActionAid è attiva ogni giorno per contrastare il lavoro minorile. A Dacca e Chittagong promuove borse di studio, programmi di recupero scolastico, percorsi di formazione e sostegno al reddito per le famiglie. Le comunità vengono coinvolte in azioni di prevenzione e protezione. Ma non basta. Serve un cambio di passo a livello globale. In Italia, l’organizzazione è parte della campagna “Impresa2030”, per una Direttiva europea che imponga alle imprese il rispetto dei diritti umani e ambientali lungo tutta la filiera. Una norma oggi a rischio, ma cruciale per un’economia giusta e rispettosa dei diritti di tutti.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: