Avvenire di Calabria

Il Consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Giannetta, ha presentato una proposta di legge per l'istituzione dell'importante iniziativa

Sanità, in Calabria arriva il Registro per i pazienti diabetici

L'esponente azzurro nel giorno dedicato alla malattia: «Sta diventando sempre più una patologia cronica, lo strumento legislativo consentirà di stare più vicini a chi ne soffre»

di Mariarita Sciarrone

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Oggi14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con lo scopo di sensibilizzare e informare il pubblico sulla prevenzione e gestione del diabete.

La prevenzione del diabete di tipo 2 si basa molto sull’adozione di uno stile di vita sano. Il mantenimento di una dieta equilibrata, la regolare attività fisica e il controllo del peso sono strategie fondamentali per ridurre il rischio di sviluppare la malattia. Se non trattato adeguatamente, il diabete di tipo 2 può portare a gravi complicanze come malattie cardiovascolari, cecità, amputazioni, insufficienza renale e morte precoce. Per quanto riguarda il diabete di tipo 1, la prevenzione riguarda principalmente la diagnosi precoce.

In Calabria arriva il registro per i pazienti diabetici

È stata presentata nei giorni scorsi alla Commissione Sanità del Consiglio regionale della Calabria la proposta di legge del consigliere regionale Domenico Giannetta (FI) per l’istituzione del Registro regionale dei pazienti diabetici in Calabria (RRDC).



Un’iniziativa che ha trovato consenso unanime e che mira a migliorare la gestione del diabete in una regione dove l’8,5% della popolazione è affetta da questa patologia. Abbiamo intervistato il consigliere Giannetta per comprendere meglio l’importanza di questa proposta di legge e come influirà sulla gestione del diabete in Calabria.

Quali sono le principali motivazioni che hanno spinto alla creazione del Registro regionale dei pazienti diabetici in Calabria?

Ho ritenuto doveroso impegnare il Consiglio regionale della Calabria su una patologia pandemica cronica che sta diventando sempre più dilagante. Ho avvertito quindi l’urgenza di mettere in campo uno strumento legislativo che ci consentirà di essere più vicini a tutti i calabresi affetti da questa patologia, dai bambini ai pazienti geriatrici, conoscere i loro specifici bisogni, in base alle fasce di età, alla tipologia della malattia. Il Registro ci aiuterà ad essere più efficaci nella programmazione delle risorse e dei servizi. Più puntuali nell’assistenza, in tutto il territorio regionale, e più aderenti ai fabbisogni nei programmi di prevenzione, diagnosi e cura della malattia. Potremo così sostenere, con più forza, le iniziative già in atto, come i Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali e programmare nuovi servizi di cura e nuove campagne di prevenzione e screening.

Come verrà utilizzato il Registro per migliorare la gestione e il monitoraggio dei pazienti diabetici nella regione?

Il Registro consentirà la gestione dei dati anagrafici, epidemiologici, sulla produzione dell’attestazione di patologia e sulla gestione delle informazioni per l’attivazione del codice di esenzione per patologia cronica, dei dati sul piano di prescrizione dei dispositivi medici per l’automonitoraggio glicemico e l’infusione di farmaci, dei dati sul sistema di erogazione dei presidi e l’infusione di farmaci erogati presso le farmacie e i negozi autorizzati.


PER APPROFONDIRE: Piani terapeutici per diabetici, la Garante Stanganelli a Occhiuto: «Affidare il rinnovo ai medici di base»


Il Registro è cruciale nel quadro della Rete regionale assistenziale diabetologica e grazie alle Asp e al Coordinamento del Dipartimento Salute della Regione Calabria, fornirà un aggiornamento costante sulle condizioni dei pazienti, e dei loro bisogni, in tutto il territorio regionale, con finalità di cura, sorveglianza e monitoraggio epidemiologico e verifica dell’attuazione delle linee guida e delle indicazioni terapeutiche, in applicazione del Piano Operativo adottato dal Presidente Roberto Occhiuto. L’istituzione del Registro porta il sistema sanitario calabrese ad un livello sicuramente più avanzato nel monitoraggio dell’incidenza e dell’impatto della malattia sulla propria popolazione e di conseguenza nel supportare la Programmazione sanitaria regionale. Sia in termini di servizi che di risorse economiche.

Quali sono i principali dati e statistiche sul diabete in Calabria che rendono necessaria l’istituzione di un registro regionale?

In Calabria, l’8,5% della popolazione si dichiara affetta da diabete. Si tratta di uno fra i dati più elevati in Italia. L’87,4% consuma farmaci antidiabetici, mentre in Italia la media è del 65,1%. In Calabria, le persone diabetiche sono 155.000, ma solo il 4,46% viene ospedalizzata. Significa che la percentuale della popolazione diabetica controllata è bassa, rispetto al dato nazionale. Resta invece alta la percentuale del diabete con complicanze, che raggiunge il 16,89%, e nel 15,55% dei casi si arriva all’amputazione dell’arto inferiore.



I dati, nel 2021, sulla mortalità, superano, di oltre una volta e mezzo, i dati nazionali. (Il 6,07 % della popolazione maschile, il 4,68% della popolazione femminile). A ciò si aggiungano i dati sull’obesità infantile e quelli sullo stile di vita: il 60% dei calabresi non pratica alcuna attività sportiva. Non solo, vi sono differenze di genere: il diabete è maggiormente diffuso tra gli uomini, il cui tasso è pari al 6.2% a differenza delle donne, pari al 5.5%. Una forbice che aumenta con l’età. Questi, che possono sembrare freddi numeri, sono invece lo specchio di una popolazione che chiede aiuto. Abbiamo avvertito l’urgenza di affrontare il problema, crescente, in tutta la sua complessità. Anche sotto il profilo degli elevati costi socio-sanitari. Uno strumento di monitoraggio e controllo sulla diffusione e sull’impatto del diabete in Calabria è dunque importantissimo in termini di prevenzione della malattia, anche nella considerazione che il rischio di avere il diabete aumenta con l’età. Si passa, a livello nazionale, dal 3% nelle persone con meno di 50 anni, raggiungendo il 21% nella popolazione con più di 75 anni. Ecco perché sono molto soddisfatto che la proposta di legge sia stata apprezzata da tutte le forze politiche in seno alla Commissione Sanità. Sono certo che riceverà lo stresso entusiasmo da parte di tutto il parlamento regionale.

Quali strategie educative e di sensibilizzazione verranno implementate per contrastare la scarsa informazione sulla malattia diabetica e promuovere comportamenti corretti, soprattutto alla luce dell’aumento dell’obesità infantile e della sedentarietà che interessa il 60% della popolazione calabrese?

Ciascuno deve fare la propria parte. Certamente il Consiglio regionale della Calabria farà la propria. Nella proposta abbiamo previsto la promozione di iniziative di informazione e sensibilizzazione, anche in collaborazione con gli enti locali, le associazioni, l’Ufficio scolastico regionale e l’adesione a campagne di screening gratuite con medici e infermieri dei servizi di diabetologia delle ASP del Servizio sanitario regionale. E per rendere simbolicamente visibile questo impegno, vogliamo illuminare di blu Palazzo Campanella, in occasione della Giornata mondiale del diabete, che si celebra il 14 novembre di ogni anno.

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