Avvenire di Calabria

Giornata mondiale rifugiato: mons. Perego (Cei), “rifugiati sono un segno dei tempi”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“Un numero di rifugiati e profughi che da 13 anni a oggi non ha mai smesso di crescere”. Lo scrive mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Commissione Cei per le Migrazioni  in un articolo in uscita oggi pomeriggio su L’Osservatore Romano in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato promossa dall’Onu. A fine 2024, secondo il Rapporto Global Trends dell’Unhcr, le persone in fuga – richiedenti asilo, rifugiati, profughi – hanno superato il numero di 123 milioni, quasi 6 milioni in più rispetto alla fine dell’anno precedente. Tra loro il numero dei minori è il 40%, quasi 50 milioni, più che raddoppiato in 10 anni. Per mons. Perego la Giornata mondiale del rifugiato, a “partire dai dati sulle persone in fuga, diventa un’occasione per creare una consapevolezza e una responsabilità maggiore nei confronti della tutela del diritto alla protezione internazionale, ricordando il monito di papa Francesco nella Bolla del Giubileo che stiamo vivendo: ‘La comunità cristiana sia sempre pronta a difendere il diritto dei più deboli. Spalanchi con generosità le porte dell’accoglienza, perché a nessuno venga mai a mancare la speranza di una vita migliore’ (Spes non confundit n.13). Solo così un segno dei tempi potrà diventare un segno di speranza”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: