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“Colpisce il fatto che circa metà dei giovani, e soprattutto delle giovani, nutrano poca speranza proprio in una fase della vita che dovrebbe essere ricca di progettualità, sogni, voglia di futuro. Anche perché i dati ce lo mostrano chiaramente: avere speranza impatta sul benessere e sulla qualità della vita in generale”. Lo dice Elena Marta, professore ordinario di Psicologia sociale e di comunità all’Università Cattolica, commentando la ricerca sulla speranza curata dai ricercatori dell’Università Cattolica per l’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, che ha esplorato il tema cui è dedicato il Giubileo 2025. “Università laboratorio di speranza” è anche il titolo della Giornata per l’Università Cattolica che verrà celebrata domenica 4 maggio. “È interessante come questi, e altri dati che stiamo elaborando, mostrino una stretta relazione tra speranza e possibilità di dare un senso al vivere – osserva la docente -. In questi momenti carichi di ansia e preoccupazione, la speranza offre la possibilità di ritrovare un orizzonte di senso e con questo un orizzonte di futuro, la possibilità non solo di sopravvivere agli affanni quotidiani, ma di fare un’esperienza di vita piena, per sé e per gli altri, dove anche l’impegno civico e solidale trova spazio e offre categorie di senso”. Marta conclude: “È quindi importante offrire ai giovani luoghi intergenerazionali di ricostruzione di senso del vivere, di trame di fiducia e di speranza”.
Fonte: Agensir