Avvenire di Calabria

L'elezione all'unanimità durante i lavori del Consiglio regionale della Calabria riunitosi a Palazzo Campanella nella giornata di martedì 21 gennaio

Giovanna Russo è il nuovo Garante regionale dei diritti dei detenuti

L'avvocato, già Garante comunale a Reggio Calabria: «Rinnovo il mio l’impegno per la tutela dei diritti delle persone private della libertà personale e per chi opera all'interno del mondo carcerario»

di Redazione Web

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Il Consiglio regionale della Calabria ha eletto Giovanna Francesca Russo come nuovo Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. Con una significativa esperienza alle spalle, l’avvocato proseguirà il lavoro per migliorare le condizioni del sistema penitenziario regionale.

La Calabria ha un nuovo Garante dei diritti dei detenuti

Nel corso della riunione tenutasi ieri, 21 gennaio a Palazzo Campanella, il Consiglio regionale della Calabria ha designato Giovanna Francesca Russo come nuovo Garante dei diritti dei detenuti. La nomina all'unanimità (23 voti favorevoli su 23) arriva a seguito delle dimissioni dell'avvocato Luca Muglia, suo predecessore.



Giovanna Russo vanta un’esperienza significativa nell’ambito della tutela dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. Dal 2020 ha ricoperto il ruolo di Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale per il Comune di Reggio Calabria, affrontando problematiche rilevanti del sistema penitenziario locale, tra cui il sovraffollamento e la carenza di personale di polizia penitenziaria. Ha inoltre promosso iniziative per migliorare la sanità penitenziaria, convocando tavoli tecnici interistituzionali per sviluppare modelli virtuosi partendo dall'esperienza di Reggio Calabria.

Nel commentare la sua nomina ad Avvenire di Calabria, la nuova Garante evidenzia la delicatezza del compito che l’attende, sottolineando l’importanza di un approccio basato sul dialogo interistituzionale. «È una nomina - dice - che accolgo con immensa gratitudine. Il settore è particolarmente complesso e, come già maturato durante il mandato al Comune di Reggio Calabria, metterò in rete tutte le energie necessarie e le competenze acquisite, interfacciandomi con rispetto ed equilibrio di tutti».

«Un settore così delicato - ancora le parole di Giovanna Russo - necessita di un serio confronto interistituzionale, conscia che la difesa dei diritti umani e delle persone private della libertà personale si intreccia oggi più che mai con il sostegno alla polizia penitenziaria e a tutti gli operatori penitenziari. A loro va il mio rinnovato apprezzamento e la vicinanza istituzionale, pienamente consapevole dei sacrifici che affrontano ogni giorno all’interno dei nostri istituti».

Un mandato per tutelare i diritti

Nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, il presidente Filippo Mancuso ha sottolineato l’importanza di questa nomina per il miglioramento delle condizioni del sistema carcerario calabrese. «Con la designazione dell'avvocato Giovanna Francesca Russo a nuovo Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, il Consiglio regionale ribadisce la volontà di procedere nell’azione di monitoraggio e di proposte puntuali per contribuire alla risoluzione dei numerosi problemi che affliggono il mondo carcerario», ha affermato Mancuso.


PER APPROFONDIRE: Tutela della salute in carcere, l’esempio di Reggio Calabria


Il presidente ha inoltre richiamato i principi sanciti dall’articolo 27 della Costituzione, ricordando che «la pena non deve essere afflittiva, ma tendere alla rieducazione del condannato ed al successivo reinserimento nella società».

Con la sua esperienza maturata sul campo, Giovanna Russo si troverà a fronteggiare le numerose sfide che affliggono le strutture detentive in Calabria. Il benessere della comunità penitenziaria e la tutela dei diritti delle persone detenute sono obiettivi che, secondo quanto dichiarato da Mancuso, «necessitano in Calabria di energie e risorse urgenti al fine di poter essere garantiti ed attuati» (F.C.).

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