Avvenire di Calabria

Giubileo 2025: domenica visita alle Camerette di Sant’Ignazio di Lojola e preghiera per papa Francesco

di Redazione Web

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Domenica 4 Maggio, dalle 16 alle 18, Itinerari Ignaziani propone una preghiera guidata con visita alle Camerette di Sant’Ignazio di Loyola, padre fondatore dell’ordine dei Gesuiti che si trovano in piazza del Gesù a Roma. In questa occasione si pregherà anche per Papa Francesco,  il primo papa gesuita, proprio nelle stanze romane, conservate praticamente intatte, dove Ignazio di Loyola, padre fondatore della Compagnia di Gesù, visse più a lungo lavorando come Generale della Compagnia fino alla sua morte nel luglio del 1556. L’iniziativa fa parte del progetto Pellegrino di Speranza, che promuove pellegrinaggi giubilari e lavora per la valorizzazione dei luoghi ignaziani a Roma grazie al contributo di Fondazione Roma e al patrocinio del Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione. In questo luogo, si legge in una nota, si contempla la vita e la morte del santo e visitarlo, oltre ad un viaggio storico e culturale è “un itinerario di spiritualità”. Qui Ignazio scrisse le Costituzioni della Compagnia e da queste stanze inviò una voluminosa corrispondenza di circa 7 mila lettere con cui manteneva i rapporti con i compagni missionari. Dava orientamenti, luci di discernimento e segni di guida per tutta la Compagnia, che alla sua morte contava già un migliaio di gesuiti in tutto il mondo. Le stanze sono “praticamente intatte, molto essenziali e semplici”: conservano cimeli, arredamento e suppellettili oltre a documenti e quadri. “Le camerette sono una delle poche cose costruite mentre sant’Ignazio di Loyola era in vita”, spiega Francesca Giani, coordinatrice di Itinerari Ignaziani: “hanno un aspetto semplice, quasi austero, comunque accogliente e ricco di memoria. Visitare la casa di qualcuno ci rivela in modo diretto, efficace, tratti che potrebbero rivelarsi non comprensibili della sua persona. Siamo grati a san Francesco Borgia, terzo Generale della Compagnia di Gesù, che ebbe l’intuizione di conservare questo luogo dove diventa semplice pregare, chiedere conforto a Dio Padre Figlio e Spirito Santo e desiderare di seguire a nostra volta il cammino di speranza sulle orme di Gesù”.

Fonte: Agensir

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