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Una occasione per riconoscere “la fedeltà di Dio che continua a chiamare, a radunare e ad inviare”, e per riscoprire che “la vocazione laicale è parte integrante e corresponsabile della missione della Chiesa”. Così ha definito, ieri, il Giubileo diocesano delle Aggregazioni Laicali, l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise, presso il Santuario della Madonna delle Grazie di Spezzano Albanese (Cs). La giornata è iniziata, nell’Aula del Giubileo, con le meditazioni guidate da don Luigi Lavia, che hanno introdotto i presenti in un clima di preghiera e discernimento. A seguire, il pellegrinaggio verso il santuario e la celebrazione del sacramento della confessione, ha condotto i partecipanti alla concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo. Nel pomeriggio, dopo la recita della Coroncina della Divina Misericordia i rappresentanti delle aggregazioni laicali hanno presentato le loro attività, testimoniando un impegno concreto nel tessuto ecclesiale e sociale, quale segno di speranza viva nella Chiesa diocesana”, spiega una nota diocesana. Nella sua omelia mons. Aloise ha invitato le aggregazioni a riscoprire la loro vocazione profetica: “siete chiamati a essere testimoni della speranza non solo con le parole, ma con la coerenza della vita, con la carità operosa, con la capacità di collaborare, costruire e rimanere anche quando è difficile”. Il presule ha ricordato come le aggregazioni non siano “chiese parallele”, ma “membra vive dell’unico corpo ecclesiale, chiamate a costruire unità nella pluralità dei carismi”. E nel giorno dedicato a San Giuseppe Lavoratore, mons. Aloise lo ha indicato come “modello esemplare” per ogni laico: “uomo del silenzio, dell’obbedienza, dell’azione concreta, custode della speranza anche nelle difficoltà”.
Fonte: Agensir