
Leone XIV: promulga decreti per tre nuovi venerabili
Leone XIV: promulga decreti per tre nuovi venerabili
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“Il messaggio che ci portiamo a casa e che diamo è questo. Che non i potenti, che erano sabato al funerale del Papa, fanno la storia, ragazzi. La storia la fanno le persone comuni, ovunque esse siano. Perché ogni persona può fare il bene o può fare il male. Chi fa il bene e combatte il male fa la storia. Questo ci ha insegnato Papa Francesco”. Questo è il messaggio che il vescovo di Fiesole, mons. Stefano Manetti, ha inviato ai 350 ragazzi della diocesi che fino a ieri hanno partecipato a Roma al Giubileo degli adolescenti.
“Abbiamo fatto il pellegrinaggio a Roma, una Roma senza Papa, o meglio, con il funerale del Papa. Roma con il corpo del Papa defunto prima che fosse tumulato, quando noi siamo arrivati. E quando abbiamo passato la Porta Santa il corpo del Papa Francesco non era stato ancora sepolto. Abbiamo fatto un pellegrinaggio in un momento di passaggio molto delicato per la storia della Chiesa e per il mondo, come è sempre l’elezione di un nuovo Papa. E adesso seguiremo ciò che succederà al conclave nei prossimi giorni”, ha sottolineato il presule, convinto che “abbiamo vissuto un momento storico e eccezionale”. In occasione dei funerali del Papa, ha ricordato mons. Manetti, “in piazza San Pietro, oltre ai fedeli c’erano 51 Capi di Stato. C’era tutto il mondo. E noi eravamo a Roma, in quel momento lì, con tutto il mondo. E voi avete fatto questa vostra piccola Gmg, la piccola Giornata mondiale della gioventù, degli adolescenti, a Roma. Avete lasciato le vostre case per venire a Roma tutti insieme e tutti insieme passare la Porta Santa”. “Quando siamo passati per la Porta Santa – ha evidenziato il vescovo – ognuno aveva nel cuore i suoi desideri, i suoi progetti, le sue domande, le sue incertezze. E quella Porta Santa era Cristo. E noi siamo con Cristo adesso per dare il meglio di noi, perché questo mondo sia migliore”. “Noi – ha rilevato – siamo passati attraverso Cristo per promettergli che daremo il nostro meglio con il suo aiuto per fare il bene e fuggire il male. Per dare il nostro contributo perché il mondo diventi sempre migliore. Pellegrini di speranza, questo nostro gruppo torna a casa nella nostra diocesi di Fiesole come segno di speranza per tutti”. “Torniamo a casa e siamo un segno di speranza per tutti”, l’esortazione conclusiva di mons. Mantetti.
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