
Giubileo 2025: Acerenza, sabato a Tolve la celebrazione per operatori e volontari delle Caritas parrocchiali
Giubileo 2025: Acerenza, sabato a Tolve la celebrazione per operatori e volontari delle Caritas parrocchiali
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
“Nella vita della Chiesa e del mondo, la presenza dei piccoli non va più intesa come oggetto della pastorale – o della cura sociale, ma radicalmente come un soggetto della vita della Chiesa, come una viva e anche chiassosa profezia della Chiesa”. Lo ha affermato questa mattina padre Antonino Spadaro, sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’educazione, durante l’incontro “La Chiesa dei bambini. Verso la Gmb” organizzato dal Pontificio Comitato per la Giornata mondiale dei bambini in vista del World Children’s Day del 2026 e in occasione del Giubileo delle famiglie, dei bambini, dei nonni e degli anziani. Il sacerdote ha portato i saluti del cardinale prefetto José Tolentino De Mendonça che avrebbe dovuto partecipare all’evento ma non gli è stato possibile per via di un’indisposizione.
Spadaro ha sottolineato l’importanza di “imparare a vedere il mondo con lo sguardo dei bambini”. Si tratta di considerarli “non come oggetto di pastorale e di cura, ma come soggetto ecclesiale. Non c’è conversione più urgente, più profondamente cristiana e autenticamente umana di questa”, ha ammonito, aggiungendo che “non possiamo pensare alla Chiesa dei bambini come se fosse un ambito marginale, un’appendice pastorale o una nicchia di specialisti di pedagogia. Dobbiamo vederla come una Chiesa che si riconosce e si rinnova continuamente nel volto dei piccoli” Di qui, ancora, l’invito a “mettere al centro della nostra riflessione, della nostra azione pastorale e delle nostre prassi quotidiane coloro che il mondo, nella sua distrazione, troppo spesso considera inutili, senza voce o ‘scarti’”. Rilevando che “il nostro sguardo sull’infanzia non può essere ingenuo o idealisticamente astratto”, padre Spadaro ha ricordato alcuni “numeri agghiaccianti”: “Secondo l’Unicef più di 400 milioni di bambini vivono in zone di conflitto. Ogni giorno 13mila bambini sotto i 5 anni muoiono per cause che potremmo evitate. Sono bambini senza scuola, senza patria, senza voce”. “Ci stiamo un po’ abituando a vedere queste immagini, a porre uno schermo tra noi e l’orrore, a desensibilizzarci di fronte a un dramma che non ammette il commento”, ha constatato. “Nei bambini migranti, sfruttati, malnutriti non possiamo non riconoscere il Cristo crocefisso”, ha aggiunto, esortando: “Non possiamo, non dobbiamo permettere che l’infanzia sia la prima vittima della nostra incapacità radicale di custodire il creato, di costruire la pace, di garantire l’equità sociale”. Il sottosegretario ha poi rilevato che “quella che nasce dall’infanzia è una teologia dell’essenziale, non una teologia di grandi sistemi concettuali, ma una teologia del gesto semplice, ma salvifico”. “Potremmo dire – ha commentato – una teologia sine glossa, come l’avrebbe intesa san Francesco di Assisi”.
Giubileo 2025: Acerenza, sabato a Tolve la celebrazione per operatori e volontari delle Caritas parrocchiali
Diocesi: Udine, a Monica Salvadori Cavazzon il primo premio “Santi Ermacora e Fortunato – Cuore solidale” per il suo impegno nella musicoterapia. La consegna il 12 luglio
Giubileo 2025: Acqui, venerdì si inaugura la mostra “Pellegrini di speranza” con opere di artisti della diocesi
Tags: Agensir