Avvenire di Calabria

Giubileo sport: Amelio Castro Grueso (atleta paralimpico), “tra le mura dell’ospedale ho scoperto l’amore di Dio”

di Redazione Web

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“Tra le mura dell’ospedale ho scoperto l’amore di Dio, ho fatto esperienza della sua Grazia”. Sono le parole di Amelio Castro Grueso, atleta paralimpico di scherma, che nel corso della conferenza stampa di presentazione del Giubileo dello sport, questa mattina in Vaticano, si è definito “un ragazzo privilegiato”. Amelio aveva sedici anni quando sua mamma è stata uccisa; ne aveva venti quando, con un incidente, ha perso l’uso delle gambe: le tragiche pagine della storia del giovane atleta sono seguite da capitoli di forza e speranza. “Dalla Colombia arrivo in Italia nel 2022 e vengo accolto dalla Caritas di via Marsala, a Roma. Ottengo poi lo status di rifugiato l’anno successivo”. Qui lo sport diventa il suo strumento di resilienza e fraternità, che lo conduce alle Paralimpiadi di Parigi nel 2024 con il team dei rifugiati: “Mai avrei immaginato che la strada della mia rinascita sarebbe passata per lo sport, fino a compiere tiri di scherma con i più forti al mondo”. Una frase pronunciata da Papa Francesco durante una visita in Colombia è per Amelio una guida chiara: “Non lasciarti rubare la speranza. Questo è il mio sogno e ciò che voglio trasmettere: fare la volontà di Dio ed essere la testimonianza del suo amore”.

Fonte: Agensir

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