Avvenire di Calabria

Nell’inchiesta sul 5G, la parlamentare europea reggina risulta totalmente estranea

Giusi Princi accusata ingiustamente, la Procura belga ritira le accuse: «Mai coinvolta nel caso Huawei»

L'esponente politica di Forza Italia: «Scossa ma sollevata, in meno di 24 ore dimostrata la mia totale innocenza. Ora fiducia nella giustizia e gratitudine per la vicinanza ricevuta»

di Redazione Web

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Nel giorno al centro dell’indagine, era a Reggio Calabria alla recita della figlia. In meno di 24 ore, la Procura belga ritira ufficialmente la richiesta di revoca dell’immunità parlamentare. Giusi Princi chiarisce ogni dubbio: «Mai stata coinvolta, accuse prive di fondamento».

Princi: «Totale estraneità, sono stata coinvolta ingiustamente»

«Apprendo con soddisfazione la notifica della Procura belga relativa al ritiro della richiesta di revoca dell’immunità parlamentare relativa alla mia persona, arrivata in meno di 24 ore dal mio appello alle autorità competenti» – dichiara l’eurodeputata Giusi Princi.



Un ritiro definito «puro e semplice», formalizzato da una comunicazione ufficiale trasmessa dalla Procura del Belgio alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, a seguito della ricezione di nuovi elementi da parte della polizia federale, che hanno confermato la totale estraneità della parlamentare reggina al cosiddetto Huawei gate.

Le accuse archiviate in meno di un giorno

«Sono sollevata per la richiesta di revoca urgente, a conferma della mia totale estraneità alla vicenda» – spiega Giusi Princi – «pur rimanendo ancora scossa per essere stata coinvolta sulla base di elementi oggettivamente inesistenti».


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La data della cena contestata dagli investigatori, infatti, risale a un periodo in cui Princi non era ancora europarlamentare: si trovava a Reggio Calabria, presente alla recita della figlia, circostanza immediatamente documentata.

La vicinanza delle istituzioni e la gratitudine per il sostegno ricevuto

«Ringrazio la presidente Roberta Metsola per la sua vicinanza e per avermi personalmente comunicato la notizia, che sarà annunciata in Aula a giugno, durante la prossima plenaria di Strasburgo», prosegue Princi. Un sentito ringraziamento va anche ai colleghi di partito, con particolare riferimento al vicepremier Antonio Tajani, che ha dimostrato affetto e sostegno immediato, e ai legali Damien Holzapfel, Vittorio Manes e Natale Polimeni, che hanno gestito il caso «con professionalità e competenza».

Un caso chiuso, una reputazione tutelata

Il nome di Giusi Princi, coinvolto solo formalmente in una richiesta di revoca dell’immunità parlamentare insieme ad altri eurodeputati, è stato rapidamente escluso dall’indagine grazie alla documentazione fornita e alla mancanza assoluta di qualunque elemento che potesse giustificare il coinvolgimento. Una vicenda che si chiude nel giro di ore, ma che ha lasciato un segno.



«Ora – conclude l’eurodeputata reggina – resta la fiducia nella giustizia e il desiderio di continuare con rinnovata determinazione il mio lavoro al servizio dell’Europa e del territorio che rappresento».

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