
Il Papa apre il Sinodo sulla sinodalità: «Non è un raduno politico»
Imparare da Gesù, questo l’invito di Papa Francesco in occasione della Messa di apertura del Sinodo dei vescovi. Tanti gli spunti ispirati alla testimonianza di San Francesco.
Papa Francesco è atterrato a Lisbona alle 11 dove ad attenderlo c'è già da giorni il “popolo” della Gmg, accorso nella capitale portoghese da ogni parte del mondo. L’aereo papale è arrivato alla base aerea di Figo Maduro a Lisbona ed è sceso dall’ascensore, dopo il saluto del nunzio apostolico e del capo del protocollo.
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Subito dopo il Papa è stato accolto dal presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, per la cerimonia di accoglienza ufficiale, senza discorsi. Dopo il saluto della Guardia d’Onore, il Papa e il presidente portoghese hanno attraversato la Alas de honra e si sono diretti verso la VIP Lounge, allestita nell’Hanger, dove ha luogo la presentazione delle due delegazioni, portoghese e vaticana, e dove si trattengono per un breve incontro.
Poi il trasferimento all’ingresso principale del Palácio Nacional de Belém, Rua de Belém, distante poco meno di sette chilometri. Dopo la visita di cortesia al presidente e l’incontro privato, Papa Francesco pronuncerà il suo primo discorso in terra portoghese, al Centro Cultural de Belém, rivolto alle autorità, alla società civile e al Corpo Diplomatico.
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Il secondo momento pubblico della prima giornata papale in Portogallo è previsto questo pomeriggio, alle 17.30 (18.30 ora di Roma), al Mosteiro dos Jerónimos, dove il Papa reciterà i Vespri con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati/e, i seminaristi e gli operatori pastorali.
Francesco si reca in Portogallo per la seconda volta, dopo la visita al Santuario di Fatima avvenuta il 12 e 13 maggio del 2017, in occasione del centenario delle Apparizioni della Beata Vergine Maria alla Cova da Iria. Sarà il quarto Pontefice a visitare il Paese lusitano, dopo San Paolo VI, nel 1967, San Giovanni Paolo II, nel 1982, nel 1991 e nel 2000, e Benedetto XVI, nel 2010.
«Lisbona è la capitale più a ovest dell’Europa continentale: richiama dunque la necessità di aprire vie di incontro più vaste, come il Portogallo già fa, soprattutto con Paesi di altri continenti accomunati dalla stessa lingua». Nel suo primo discorso in occasione della 37esima Gmg, da Lisbona Papa Francesco si sofferma sui temi della pace e dell'Europa.
Il Santo Padre, rivolto alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico, ha auspicato che la Giornata Mondiale della Gioventù sia, per il vecchio continente, «possiamo dire l’anziano continente, un impulso di apertura universale: perché di Europa, di vera Europa, il mondo ha bisogno: ha bisogno del suo ruolo di pontiere e di paciere nella sua parte orientale, nel Mediterraneo, in Africa e in Medio Oriente».
«Così l’Europa potrà apportare, all’interno dello scenario internazionale, la sua specifica originalità, delineatasi nel secolo scorso quando, dal crogiuolo dei conflitti mondiali, fece scoccare la scintilla della riconciliazione, inverando il sogno di costruire il domani con il nemico di ieri, di avviare percorsi di dialogo e di inclusione, sviluppando una diplomazia di pace che spenga i conflitti e allenti le tensioni, capace di cogliere i segnali di distensione più flebili e di leggere tra le righe più storte», la tesi di Francesco che ha aggiunto: «Nell’oceano della storia, stiamo navigando in un frangente tempestoso e si avverte la mancanza di rotte coraggiose di pace».
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A sorpresa oggi l’annuncio del titolo, nella festa del Patrono d’Italia si conoscerà il testo. Atteso un aggiornamento della Laudato sì’: al centro clima, consumismo ed esclusione sociale.
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