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“Purtroppo ancora la guerra imperversa, una preghiera per tutti quelli che sono lì”. Sono le prime parole del card. Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana, al rientro ieri sera in Italia dopo il viaggio in Terra Santa, con il ritorno reso difficile dal conflitto tra Israele e Iran. “Questa situazione ci invita ancora di più a prendere posizione contro la guerra”, è il pensiero di fra Matteo Brena, commissario di Terra Santa per la Toscana, che ha accompagnato i vescovi toscani nel pellegrinaggio.
Tra i presuli toscani in pellegrinaggio anche il vescovo emerito di Pescia, mons. Roberto Filippini che, in attesa del volo di rientro in Italia, ha inviato questo messaggio: “Sono il più vecchio della Cet in Terra Santa per questo pellegrinaggio di solidarietà e di pace: mi hanno chiesto quindi di presiedere la prima eucarestia, appena arrivati. Era la festa di Maria Madre della Chiesa e ho scelto come prima lettura il testo della Genesi che inizia con la domanda del Signore: Adamo dove sei?”. “Ebbene – ha raccontato – è proprio a questa domanda che il nostro viaggio ha cercato di rispondere scendendo nel baratro di sofferenza, distruzione e morte in cui è precipitata l’umanità ubriacata dalla volontà di potere, di dominio e di possesso. Negli incontri di questi intensi giorni abbiamo conosciuto da testimoni credibili le sciagurate scelte di chi senza pietà persegue strategie di terrore e di eliminazione dell’altro: è l’uomo divenuto Caino che non accetta la diversità e vuole risolvere i conflitti con la violenza che annienta. Abbiamo però trovato anche tanti Abele dall’una e dall’altra parte che soffrono e subiscono la prepotenza di chi comanda e non ascolta il grido del sangue innocente che giunge al trono di Dio. Nel Vangelo sotto la Croce ci sono Maria e Giovanni, che il Crocifisso affida uno all’altra: questa è l’umanità nuova che dall’abisso risale con l’amore che accoglie e si prende cura, che ricompone la comunione ferita e getta semi di speranza”. In mezzo alle tenebre mons. Filippini ha incontrato anche segni di luce: uomini e donne, religiosi e laici, che non hanno dimenticato l’umanità e si impegnano per la pace, la cura, la riconciliazione. “Dove sei Adamo? Anche qui: dove abbiamo incontrato persone religiose e laiche che non si sono scordate di essere umane…che si impegnano nel soccorrere, aiutare e promuovere vie di riconciliazione e di fraternità. Tanti gruppi – ha sottolineato – che si dedicano a sanare le piaghe fisiche e psichiche e spirituali, con infinita pazienza, sperando al di là di ogni umana speranza, sapendo che la storia della salvezza continua , attraverso le apparenti inestricabili torsioni degli eventi. Non finisce la ricerca della pace in questa notte buia del male e dell’odio, le misericordie di Dio non sono finite. La Madre della Chiesa non abbandona i figli e intercede per loro, per tutti, tutti, tutti”.
Fonte: Agensir