Avvenire di Calabria

Il gioco d’azzardo in Italia: una piaga preoccupante

Servirebbe una legge apposita che possa intervenire sul settore riducendo l’offerta. A rischio restano sempre le fasce più deboli

di Redazione Web

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Il Cnca, Coordinamento nazionale comunità accoglienti, fa il punto sui numeri del gioco d’azzardo in Italia

«Rien ne va plus. Finalmente, date le abituali difficoltà ad avere i dati da parte delle istituzioni preposte, abbiamo avuto la conferma che, anche nel 2024, il gioco d’azzardo ha segnato un nuovo record: oltre 157 miliardi di euro di raccolta, quasi 10 miliardi in più rispetto al 2023». A dirlo è il Cnca, Coordinamento nazionale comunità accoglienti.



«I dati, per loro natura, permettono analisi oggettive che anche per il 2024 confutano molte delle tesi e delle rassicurazioni provenienti da fornitori, concessionari e gestori dell’azzardo made in Italy. Prima di tutto l’allarme sulla possibile crisi del settore e, dunque, sui posti di lavoro a rischio: il gioco d’azzardo fisico (cioè in esercizi commerciali come bar, tabacchi e sale bingo) va a gonfie vele, gli addetti che vi lavorano possono non preoccuparsi per la propria occupazione», osserva il Cnca.

L'analisi degli ultimi dati

E aggiunge: «è opportuno ricordare che anche il gioco d’azzardo online, che contribuisce in modo assai meno significativo alle entrate fiscali, è certamente in crescita, pur non avendo dati certi: i conti gioco in Italia sono passati da 9milioni e 600 mila circa nel 2019 a 15 milioni e 200 mila circa nel 2023 (1 conto online ogni 4 cittadini, minorenni e centenari compresi), con la costituzione oltretutto di uno pseudo settore bancario parallelo fuori da ogni controllo rispetto a questioni ignorate (in primis l’accessibilità dell’azzardo ai minorenni)».Un panorama che andrebbe definito tenendo presente che «l’azzardo colpisce in modo particolare persone in povertà assoluta o relativa oltre che studenti, minorenni e popolazione giovanile, soprattutto rispetto a tematiche legate a mondo digitale, utilizzo del web, gaming e nuove dipendenze».

L’auspicio del Cnca è che «L’analisi e le riflessioni sui dati dell’azzardo 2024 non siano soltanto l’ennesima occasione di denuncia e attribuzione di responsabilità, ma un serio e concertato momento di valutazione globale del fenomeno e della sua regolamentazione, partendo dall’attenzione alle fasce più deboli della popolazione e dalla protezione dei soggetti a rischio».


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Da qui l’appello: «Serve urgentemente una legge per regolamentare il settore, riducendo l’offerta, e ricostituire un organismo che abbia come sua prima finalità la difesa della salute dei cittadini, come era l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave presso il ministero della Salute, smantellato dal governo in carica per creare una struttura presso il ministero dell’Economia, che certo non avrà come suo primo interesse la riduzione dei costi sanitari, economici e sociali creati dal dilagare dell’azzardo».

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