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Il centrodestra si conferma alla guida della Calabria con la netta affermazione di Roberto Occhiuto e di Forza Italia. Una vittoria che rafforza il fronte regionale del presidente uscente e apre, di contro, una fase di confronto all’interno del centrosinistra. L'analisi di Francesco Cannizzaro.
Dopo la riconferma di Roberto Occhiuto e il successo del centrodestra in Calabria, il deputato reggino e segretario regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro commenta l’esito del voto e guarda già alle prossime Comunali di Reggio Calabria.
Non è una sorpresa: ce lo aspettavamo e, con un pizzico di presunzione, possiamo dire che ce lo aspettavamo anche con questi risultati. Abbiamo girato in lungo e in largo la Calabria dicendo alle calabresi e ai calabresi che non volevamo solo vincere, ma stravincere. Pare che ci abbiano preso in parola.

Questa rinnovata fiducia dimostra che il buon governo ha pagato. La riconferma di Roberto Occhiuto significa che, per la prima volta nella storia del regionalismo calabrese, viene premiato un presidente uscente: è un dato che non può sfuggire. Significa che abbiamo lavorato bene.
La compagine e la filiera istituzionale – e qui faccio riferimento anche a Forza Italia – hanno operato in modo efficace e oggi vengono premiate anche nei numeri: Forza Italia cresce, ha ottenuto risultati importanti alle europee e ora alle regionali. Come lei sa abbiamo presentato tre liste: Forza Italia, Occhiuto presidente (la lista gemella) e Forza Azzurri.
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Sommandole, in provincia e a Reggio si arriva intorno al 34 per cento. Questo indica che la ricetta che abbiamo seguito in questi anni ha funzionato e ha ampliato la platea del consenso.
È un po’ entrambe le cose. Da un lato c’è una premialità per il buon lavoro svolto in questi anni, sia a livello parlamentare sia nel governo regionale, con risultati concreti. Dall’altro emerge la sfiducia verso l’attuale amministrazione. Il sindaco Falcomatà, pur essendo andato in Consiglio regionale - e tecnicamente gli è andata bene - politicamente esce sonoramente sconfitto: da primo cittadino della Città Metropolitana avrebbe dovuto stravincere, soprattutto nell’hinterland. Invece i voti li ha presi Salvatore Cirillo, candidato di Forza Italia, che ha avuto un grande consenso in provincia e in città. È un segnale chiaro: un riconoscimento al nostro lavoro, ma anche alla forza del partito sul territorio. Quei voti li avrebbe dovuti ottenere un sindaco capace e lungimirante, ma è stato il nostro lavoro — sull’aeroporto, sulle infrastrutture, sulla visione europea di Reggio — a essere premiato.
Ho sempre sostenuto che, al di là di chi esprimerà il candidato, l’importante è che Reggio abbia un sindaco lungimirante, dinamico e soprattutto innamorato della città come lo siamo noi. Un sindaco che lavori ogni giorno - anche 24 ore al giorno - per risolvere i problemi e proseguire il percorso che Forza Italia ha già avviato: dall’aeroporto al porto, dal Lido Comunale al campus universitario, fino al collegamento di Reggio con l’Europa e il mondo. Questa è la nostra ricetta, che offriremo al confronto con la coalizione.

Non gonfiando il petto, perché restiamo umili nonostante il 34% raggiunto, ma consapevoli del peso politico che rappresentiamo. Non ci saranno trattative o tiratine di giacca tra chi a preso di più o di meno: la scelta sarà collegiale e condivisa. Forza Italia – e io per primo, da segretario regionale – sarò il più aggregante possibile, per unire tutte le forze del centrodestra, a partire dagli amici di Lega e Fratelli d’Italia. Le posso anticipare che Reggio avrà una coalizione di centrodestra la più allargata possibile, e la migliore di sempre.
Non è un obiettivo personale: credo che ci siano molte donne e uomini in grado di essere sindaci capaci per questa città. Sono e continuo ad essere al servizio del territorio. Se però dovesse rendersi necessaria una candidatura per amore della città, per dovere civico o per esigenze di coalizione, io per la città mi metterei in gioco fino in fondo. Per la mia città mi farei anche uccidere.

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