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È di 5 operai il bilancio delle morti sul lavoro negli ultimi 2 giorni, a poche ore dalla pubblicazione da parte dell’Inail dell’andamento infortunistico sul lavoro dei primi 3 mesi del 2025. Campania, Lazio, Lombardia e Veneto sono le Regioni protagoniste dei tragici incidenti sul lavoro. Dall’elaborazione degli ultimi dati statistici appena pubblicati dall’Inail effettuata dal coordinatore dei Servizi statistico-informativi dell’Anmil, Franco D’Amico, si evince che “le denunce d’infortunio sul lavoro registrate dall’Istituto nel primo trimestre 2025 sono state circa 142.800, in calo dell’1,6% rispetto al primo trimestre 2024. Ciononostante, per contro, i morti sul lavoro hanno fatto registrare un aumento consistente pari a +9,9% (dai 191 del 2024 ai 210 del 2025)”. Per quest’ultimo tipo di eventi, i settori storicamente più colpiti sono: Costruzioni, Agricoltura e Trasporti. Ma questo primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre in Agricoltura i morti in occasione di lavoro sono cresciuti del 26,7% (da 15 a 19) e nei Trasporti sono aumentati del 38,5% (da 13 a 18), nelle Costruzioni si è registrato un calo del 16% (da 25 a 21).
“Si tratterà forse di una semplice coincidenza, ma noi vogliamo pensare – afferma il presidente nazionale dell’Anmil, Antonio Di Bella – che questa tendenza riguardo al calo degli infortuni mortali nel settore delle Costruzioni sia stata, invece, determinata dal contributo di un recente strumento normativo che ha cominciato a produrre i suoi primi risultati positivi: la cosiddetta ‘Patente a punti’. Questa disposizione normativa è entrata in vigore dal 1° ottobre 2024, introdotta dal dl 19/2024 (decreto Pnrr 4), che prevede nuove importanti norme per la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili sia fissi sia mobili, un meccanismo pensato per incentivare e premiare le aziende edili che dimostrano un impegno concreto nell’adozione di misure di prevenzione e di miglioramento della sicurezza sul lavoro e, allo stesso tempo, punire severamente con sanzioni pesanti eventuali carenze o violazioni”.
“Sembrerebbe, dunque, che in questa prima parte dell’anno, un qualche risultato sia stato raggiunto – continua Di Bella – ma non bisogna dimenticare che si tratta di dati ancora provvisori e molto parziali (soltanto tre mesi); né si può omettere che in questi primi mesi del 2025 vaste aree del Paese sono state flagellate da fenomeni meteorologici di grande intensità, caratterizzati soprattutto da forti piogge che non favoriscono l’attività dei cantieri edili nelle lavorazioni all’aperto, costringendo spesso le maestranze alla sospensione dei lavori anche per periodi prolungati”.
Per Di Bella, “è ancora troppo presto per esprimere un giudizio significativo e che possa ritenersi definitivo sugli effetti benefici della ‘Patente a punti’: valutazioni di questo genere vanno effettuate a medio-lungo termine. Bisogna attendere, dunque, il consolidamento dei dati statistici che mensilmente vengo forniti dall’Inail ed auspicare che in generale il provvedimento normativo adottato e il sistema della patente a punti in particolare possano spingere tutto il mondo dell’edilizia verso comportamenti più corretti e ispirati a quella cultura della sicurezza che da sempre, purtroppo, si è rivelata piuttosto carente in questo settore”, conclude Di Bella.
Fonte: Agensir