Carceri: Caritas Molfetta, domani un incontro su dignità umana e reintegrazione sociale dei detenuti
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“Le denunce di infortunio presentate all’Inail nei primi nove mesi del 2024 sono state 433.002, in aumento dello 0,5% rispetto alle 430.829 dello stesso periodo del 2023, del 9,2% rispetto a gennaio-settembre 2021 e del 18,1% rispetto a gennaio-settembre 2020, e in diminuzione del 19,2% sul 2022 e del 7,6% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica”. È quanto comunica oggi l’Inail sul cui sito web sono disponibili gli “Open data” con i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto nei primi nove mesi dell’anno.
Nel complesso – viene rilevato – “si evidenzia un’incidenza infortunistica che passa da 2.032 denunce di infortunio ogni 100mila occupati Istat del 2019 a 1.805 del 2024, con un calo dell’11,1%. Rispetto al 2023 la riduzione è dello 0,8% (da 1.819 a 1.805). A livello nazionale i dati rilevati a settembre di ciascun anno evidenziano una diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 363.064 del 2023 ai 361.804 del 2024 (-0,3%), e un aumento di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, da 67.765 a 71.198 (+5,1%)”.
L’aumento delle denunce di infortunio che emerge dal confronto dei primi nove mesi del 2023 e del 2024 è legato soprattutto alla componente femminile che registra un +1,4% (da 150.363 a 152.435 casi denunciati), mentre quella maschile presenta una sostanziale stabilità (da 280.466 a 280.567, +0,04%). L’incremento ha interessato esclusivamente i lavoratori extracomunitari (+5,5%), in calo il dato degli italiani (-0,3%) e dei comunitari (-4,7%). L’analisi per classi di età mostra aumenti tra gli under 15 (+20,6%), soprattutto per l’incremento degli infortuni tra gli studenti (effetto dell’estensione assicurativa Inail disposta dal decreto-legge lavoro n. 48/2023), nella fascia 20-29 anni (+1,7%) e in quella 60-74 anni (+5,5%). Si registra, per contro, un calo tra i 15-19enni (-2,6%), tra i 30-59enni (-2,7%) e tra gli over 74 (-1,3%).
Per quanto riguarda le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale, nei primi nove mesi del 2024 sono state 776, 15 in più rispetto alle 761 registrate nel pari periodo del 2023, 14 in meno rispetto al 2022, 134 in meno sul 2021, 151 in meno sul 2020 e quattro in meno sul 2019.
Infine, le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi nove mesi del 2024 sono state 65.333, 11.778 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+22,0%). L’aumento è del 48,7% rispetto al 2022, del 61,4% sul 2021, del 106,1% sul 2020 e del 44,7% sul 2019. “Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio – viene osservato – continuano a rappresentare, anche nei primi nove mesi del 2024, le prime tre tipologie di malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio”.
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