Avvenire di Calabria

Incontro Zelensky-Trump: Politi (Ndcf), “quello in San Pietro in parte riequilibra quello disastroso avvenuto nello studio ovale di Washington”

di Redazione Web

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“Quello tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky è stato un incontro dalla doppia finalità: la prima, incontrarsi, vedersi per un rapido scambio di punti di vista; l’altra, sfruttare entrambi l’occasione per dare al mondo, attraverso le immagini, l’impressione che c’è comunque un dialogo in corso, e questo conviene a tutti e due”. Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation, commenta così, a caldo, per il Sir il faccia a faccia nella basilica di San Pietro prima delle esequie di Bergoglio. Il momento è stato immortalato da una foto che li vede seduti di fronte, su due sedie tra le navate, chinati l’uno verso l’altro. “Per Zelensky – prosegue Politi – la situazione è al limite, si tratta di una questione di vita o di morte. Per Trump invece, è indispensabile sotto due aspetti: mostrare al mondo che lui ha la possibilità di chiudere un’altra guerra, dopo quella in Afghanistan e allo stesso tempo, e questo è il secondo, che gli Stati Uniti sono pronti ad abbandonare il ruolo di ‘gendarme’ del mondo. È stato un incontro direi ‘professionale’ tra chi chiede garanzie e chi sta cercando di far quadrare il cerchio”. Il confronto di oggi arriva anche dopo la visita al Cremlino dell’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente. “Il recente incontro tra Steve Witkoff e il capo del Cremlino, Vladimir Putin, solo a partire dalla gestualità dei due, dimostra che le posizioni si stanno ammorbidendo. Il negoziatore ha un atteggiamento più morbido. L’incontro di oggi, in basilica, in parte riequilibra, per così dire, quello disastroso avvenuto nello studio ovale di Washington e dimostra che quel problematico siparietto è alle spalle, anche se lascia ancora dietro di sé strascichi che sono di sostanza. Gli ucraini chiedono molte cose ragionevoli ma il leader della Casa Bianca al momento non sa come accontentare Zelensky senza deludere Putin. Quello che è certo – conclude Politi – è che Trump vuole chiudere la faccenda e, se necessario, anche passando sulla testa degli ucraini. Ma in che modo chiuderà? Questa è la domanda, oggi, la cui risposta però è ancora in elaborazione”.

Fonte: Agensir

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