Calcio: Amnesty International e altre 20 organizzazioni contro i Mondiali 2034 in Arabia Saudita
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Il diritto al gioco è stato il tema trainante della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si è vissuta ieri a Reggio Calabria su iniziativa del Csi e dell’Unicri per il Rights Play Festival. Il Festival – accompagnato dall’hashtag #ingiocoidiritti – è iniziato, in realtà, due giorni prima della Giornata proseguirà fino al 28 novembre. Nel corso di questi primi quattro giorni, la carovana del Csi e dei partner dell’iniziativa ha visitato alcuni territori dell’area reggina dove è particolarmente si vive una forte povertà educativa. Aver ipotizzato di riqualificare alcuni spazi comuni, quindi, avvia un principio di “giustizia sociale che è alla base dello sviluppo dei territori”, ha detto Leif Villadsen, direttore ad interim di Unicri (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute), l’Istituto interregionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia: “Il Festival è un’iniziativa potente che evidenzia il ruolo trasformativo che lo sport può avere per responsabilizzare i giovani nella promozione dell’inclusione e della partecipazione alle comunità”, ha spiegato. “Coinvolgendo scuole, organizzazioni della società civile e istituzioni pubbliche – ha aggiunto Villadsen – il Festival dimostra il valore di un approccio partecipativo”. Il presidente nazionale del Centro sportivo italiano, Vittorio Bosio, ha posto l’accento su alcuni aspetti peculiari: “garantire il diritto al Gioco non è imposto per legge, ma è dovere morale”, ha detto aggiungendo che come Csi “abbiamo sempre messo attenzione nella tutela dei più piccoli all’interno delle nostre società sportive. È ovvio, da soli non andiamo da nessuna parte: come sport italiano stiamo attraversando una fase delicata”. L’obiettivo di chi fa sport coi più piccoli è “garantire la loro felicità nel farlo, senza accentuare le pressioni, ma facilitando i percorsi di amicizia e divertimento”. Il Festival prosegue stasera, alle 19.30 al PalaCsi di Gallina, con il “Peace Game,un grande gioco di squadra”. La Comunità riparativa – spiega una nota – è una partita da giocare insieme. In questo senso l’impegno del Csi negli ultimi anni è stato quello di dare una seconda opportunità a quanti stavano scontando una pena alternativa. Stasera scenderanno in campo ragazzi in messa alla prova, magistrati, amministratori, volontari e vittime di reati. Così lo sport diventa strumento di cambiamento per una rigenerazione umana e sociale”.
Fonte: AgensirCalcio: Amnesty International e altre 20 organizzazioni contro i Mondiali 2034 in Arabia Saudita
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