
Giubileo 2025: Acerenza, sabato a Tolve la celebrazione per operatori e volontari delle Caritas parrocchiali
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L’Unicef Italia lancia la prima edizione del report “La parola ai ragazzi e alle ragazze”: oltre 12.000 risposte di ragazze e ragazzi a 15 sondaggi realizzati sulla piattaforma U-Report Italia, tra gennaio 2024 e maggio 2025, su queste tematiche: cambiamento climatico, non discriminazione, educazione di qualità, salute mentale e genitorialità positiva. Le tematiche rappresentano le priorità sulle quali l’Unicef Italia chiede al Governo di intervenire, come proposto nel documento “Le cose da fare: Agenda Unicef 2022-2027 per l’infanzia e l’adolescenza”, elaborato in occasione delle ultime elezioni politiche.
“L’ascolto dei bambini e dei ragazzi è uno dei principi fondamentali della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, della quale in questi giorni ricordiamo il 34° anniversario della ratifica da parte dell’Italia. Con il coinvolgimento progressivo di sempre più ragazzi e ragazze nelle nostre attività, a partire dalla piattaforma di sondaggi loro dedicata U-Report, al programma per giovani volontari YoUnicef, dalle occasioni di partecipazione ad incontri istituzionali, al lavoro con le scuole di tutto il Paese, intendiamo lanciare un messaggio: siamo al fianco di bambini e ragazzi, per promuovere un cambiamento che, senza di loro, non sarà realizzabile”, ha dichiarato Nicola Graziano, presidente dell’Unicef Italia.
Nel report, sono presenti dati significativi riguardo alle percezioni dei/delle giovani su temi fondamentali per il loro presente e futuro. Per quanto riguarda il cambiamento climatico, “il 70% dei giovani dichiara che si impegnerebbe per la lotta ai cambiamenti climatici e il 55% si è detto preoccupato “moltissimo” da questo fenomeno”. Per quanto concerne la “non discriminazione”, “per il 36% di quanti hanno risposto, la sensibilizzazione della società civile è fondamentale per poter compiere progressi sul tema della parità di genere. Al secondo posto, con il 31%, i giovani reputano fondamentale una maggiore educazione all’affettività. Inoltre, per combattere le sfide che le ragazze devono ancora affrontare, al 41% degli intervistati piacerebbe parlare con coetanei e/o adulti”. Rispetto all’educazione di qualità, “secondo i giovani, le competenze relazionali sono quelle maggiormente acquisite durante il percorso di studi (30%), mentre la comunicazione è considerata la competenza più importante per il futuro (21%)”. Circa la salute mentale, “il 74% degli intervistati risponde di aver spesso provato ansia durante il percorso di studi, principalmente a causa della paura di non sentirsi all’altezza (44%). Tuttavia, solo il 23% dei/delle giovani dichiara di parlare e di chiedere aiuto in caso di difficoltà, mentre il 39% si isola e affronta la situazione in autonomia”. Infine, il parenting: “L’80% si dichiara contrario al cosiddetto sharenting (la pratica di condividere contenuti riguardanti i propri figli online) e il 91% pensa sia molto importante essere informato su opportunità e rischi del navigare in rete”.
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