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“Tanti ragazzi ci guardano e ci ascoltano e hanno bisogno di essere accompagnati in un cammino di speranza. La scuola è il luogo dove poter essere pellegrini di speranza, accogliendone le sfide e le fatiche, standoci dentro, non fuggendo”. Lo ha detto questa mattina al santuario di San Francesco a Paola mons. Stefano Rega, vescovo di San Marco Argentano – Scalea, nel corso di una catechesi in occasione del Giubileo regionale degli insegnanti di religione, di cui è delegato nella Conferenza episcopale calabra. “Evangelizzare educando ed educare evangelizzando”, il tema della meditazione del presule. “Con la vostra vita, il vostro esempio, siate per i vostri studenti una presenza, un sostegno”, ha detto mons. Rega. “Il vostro servizio riveste un importanza fondamentale per la formazione integrale della persona – ha aggiunto – perché contribuite alla crescita umana, sociale, culturale degli studenti, non semplicemente trasmettendo notizie, ma formando i giovani in tutte le dimensioni”. Per mons. Rega, “voi favorite una dimensione che riguarda il senso stesso della vita in un contesto storico in cui spesso prevalgono confusione e smarrimento”. Considerando anche “la responsabilità dei docenti di religione”, il vescovo di San Marco – Scalea ha invitato i presenti a “trasformare le tante sfide del tempo presente in trampolini di lancio per i nostri giovani: questa è la nostra dimensione educativa”. Per il presule, “perché i giovani siano interessati alle cose che proponiamo debbono sentirsi protagonisti, non stare a guardare”, anzitutto “devono essere ascoltati”, perché “il nostro insegnamento è efficace se è di tipo esperienziale”.
Fonte: Agensir