Avvenire di Calabria

Iraq: card. Sako (patriarca caldeo), “il concetto di cittadinanza per lo sviluppo del Paese”

di Redazione Web

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Lo Stato laico abbraccia tutte le religioni, le culture, i gruppi e le lingue e per questo deve essere neutrale in modo che tutti si sentano a casa, godendo degli stessi diritti e doveri. Lo Stato si fonda sull’individuo, non sulla maggioranza o sulla minoranza. È quanto ribadisce il card. Louis Raphael Sako, patriarca caldeo di Baghdad, in una nota diffusa dal Patriarcato dedicata al concetto di cittadinanza e alla necessità di adottare una costituzione civile. “La cittadinanza – afferma il patriarca – si riferisce all’appartenenza dell’individuo al proprio paese, al sentirsi parte di esso, al possesso della propria nazionalità, al godimento di tutti i diritti garantiti dallo Stato e ai doveri che deve rispettare rigorosamente. Il concetto di cittadinanza dovrebbe essere applicato perché unisce tutti e incoraggia la cooperazione, ed è di fatto il futuro e lo sviluppo del paese”. Valori come “identità nazionale, sincerità, onestà e integrità hanno un grande peso sul Paese e sul suo popolo”. Per il cardinale è “un peccato che ci siano persone che ricercano interessi particolari che non hanno nulla a che fare con l’interesse della patria e violano i requisiti di una buona cittadinanza”. Da qui la necessità di fondare “uno Stato democratico, dotata di una costituzione civile avanzata come nei paesi sviluppati, al servizio dell’interesse pubblico. La discriminazione religiosa, settaria ed etnica che contraddice il principio della democrazia e della piena cittadinanza non dovrebbe essere perpetuata”. Così come “non si dovrebbe adottare la giurisprudenza islamica quale fonte primaria della legislazione. La Costituzione dovrebbe garantire la libertà, la dignità e l’uguaglianza per tutti i cittadini, nonché il diritto di partecipare all’amministrazione dello Stato e al processo politico”. Per Mar Sako questo vuole dire anche che, come accade nei paesi occidentali, “gli immigrati naturalizzati debbano essere autorizzati a ricoprire ruoli come primo ministro e ministero. La Costituzione dovrebbe anche garantire i diritti delle donne e dei bambini e la libertà di opinione e di espressione”. Il cardinale propone un tavolo di dialogo civile di alto livello, che include competenze scientifiche e legali per rivedere l’attuale costituzione, colmare alcune lacune e modificare alcuni articoli. L’Iraq ha una civiltà e una grande ricchezza culturale su cui si può fare affidamento”.

Fonte: Agensir

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