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“Nessuno dovrebbe sentirsi insicuro in casa propria o per le strade del proprio Paese”. È quanto scrivono oggi i leader delle Chiese cristiane irlandesi in una lettera inviata al Capo della Polizia al e al Presidente del Consiglio di Polizia dell’Irlanda del Nord, per esprimere gratitudine “per il coraggio dimostrato di fronte alle avversità” nelle ultime settimane e per ringraziare “gli agenti per la protezione e l’assistenza fornite a tutti coloro che erano stati aggrediti e abusati e hanno subito intimidazioni e minacce di violenza”. Il 10 giugno scorso c’erano stati scontri tra manifestanti e polizia, a Ballymena, in Irlanda del Nord, dopo l’incriminazione di due adolescenti per un tentativo di stupro. Le violenze, a sfondo razziale, erano scoppiate dopo una manifestazione di sostegno alla vittima e ai suoi familiari e sono continuante per giorni, innescando una rabbia xenofoba contro rom e stranieri.
“Nelle ultime settimane – scrivono nella lettera i leader cristiani – si sono verificati esempi scioccanti di violenza e intimidazione nelle nostre strade e di attacchi a sfondo razziale in diverse zone dell’Irlanda del Nord, perpetrati da individui che hanno deciso di farsi giustizia da soli. Lo stato di diritto è alla base delle fondamenta stesse di una società normale e nessuno è al di sopra della legge”.
“Abbiamo tutti la responsabilità di mostrare amore al prossimo, di accogliere lo straniero e di mostrare gentilezza e compassione ai più vulnerabili della società. Molti sono stati anche gli atti di gentilezza testimoniati in queste ultime settimane e vorremmo fare appello a tutti affinché collaborino nel rispetto reciproco per la sicurezza e il benessere dell’intera comunità”. Per la Chiesa cattolica, la lettera è stata firmata da mons. Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e primate di tutta Irlanda.
Fonte: Agensir