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“A tu per tu con Dio”: è stato questo il tema delle Giornate di spiritualità promosse dalle Missioni cattoliche italiane in Svizzera che si sono svolte a Gazzada (Va). Giornata alle quali – riferisce il coordinatore nazionale delle Missioni cattoliche italiane in Svizzera, don Egidio Todeschini – hanno partecipato trenta sacerdoti impegnati nella pastorale con gli italiani in terra elvetica e altri operatori pastorali. A guidare le giornate padre Mauro Jöhri, ex ministro generale dei Frati minori cappuccini ed ora padre guardiano del santuario Madonna del Sasso a Locarno “conducendo i partecipanti attraverso alcune pagine della Bibbia meno visitate e rileggendole in chiave sapienziale permettendo a ognuno di venire coinvolto personalmente”, dice don Todeschini. La celebrazione conclusiva è stata presieduta da mons. Franco Agnesi, vicario generale e vescovo ausiliare di Milano nonché membro della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei. Oggi in Svizzera operano 42 Missioni cattoliche di lingua italiana con 53 sacerdoti per l’assistenza ai connazionali qui residenti che sono circa 650mila, secondo i dati del Rapporto Italiani nel mondo. “Tanti – ci dice don Todeschini – sono ancora quelli di prima generazione, molti di seconda o terza generazione, figli di quelli arrivati negli anni 50/60. Ma ce ne sono molti arrivati da poco, anche laureati, che cercano un futuro che non sempre l’Italia è in grado di offrire”. Anche se oggi gli emigrati italiani in Svizzera vivono “quasi tutti dignitosamente, permane un disagio di fondo dato da un’identità originaria che non si affievolisce nel tempo”. Ancora oggi il compito specifico delle Missioni cattoliche di lingua italiana è quello di “favorire la vita religiosa dei migranti, in particolar modo dei cattolici, stimolando percorsi e strumenti di evangelizzazione e catechesi, con attenzione alla vita liturgica e alla testimonianza della carità, nel rispetto delle diverse tradizioni e per un loro fruttuoso inserimento nelle Chiese particolari”.
Fonte: Agensir