Avvenire di Calabria

Il sindaco Giuseppe Falcomatà e gli assessori comunali in prima linea contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti il nazifascismo

La firma per la legge contro i simboli fascisti e nazisti

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Sono stati depositati, presso la segreteria generale del Comune, i modelli della raccolta firme per il progetto di legge d’iniziativa popolare “Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti il fascismo e il nazismo e la vendita e la produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”. Vi hanno già aderito il sindaco Giuseppe Falcomatà e gli assessori comunali. Ogni cittadino può sottoscrivere la petizione presso gli uffici di Palazzo San Giorgio, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e fino al prossimo 31 marzo.
«È una battaglia di civiltà contro l'oblio ed il revisionismo storico», ha spiegato l’assessore al Welfare, Demetrio Delfino, aggiungendo: «Questa battaglia è stata sposata da numerosi Comuni italiani, a partire da quello di Stazzema, tristemente noto per l’eccidio del 1944 commesso dalle SS naziste che fucilarono 560 persone, tra le quali 130 bambini».
«Il sindaco, il vicesindaco e noi assessori comunali – ha affermato - abbiamo apposto la nostra firma, profondamente convinti che mai si possano o si debbano sottovalutare possibili rischi legati a rigurgiti d’odio, intolleranza, sopraffazione e morte. Ovvero, tutto quello che hanno rappresentato e rappresentano il fascismo ed il nazismo in Italia e nel mondo».
«Infatti - ha continuato l’assessore Delfino – il “Rapporto Italia 2020” dell’Eurispes ci dice che, dal 2004 ad oggi, è aumentato, dal 2,7 al 15,6%, il numero di chi pensa che la Shoah non sia mai esistita. Il 61,7% degli italiani coinvolti nello studio afferma, poi, che vecchi e recenti episodi di antisemitismo siano casi isolati che non sono indice di un reale problema. Per il 37,2% del campione analizzato, addirittura, si è trattato di bravate messe in atto per provocazione o per scherzo. Servono anticorpi legislativi per frenare in tempo possibili derive».
«Così – ha concluso il delegato alle Politiche sociali - alla vigilia della Giornata della Memoria, vogliamo ancora una volta ribadire, anche dalla nostra Città, l’importanza della Carta Costituzionale e dei suoi valori, rilanciando la necessità di una legge che non lasci spazio alla tolleranza verso chi si cela dietro le libertà democratiche per diffondere, attraverso la propaganda, l’esposizione o la vendita di oggetti, simboli di quel passato tragico».

Articoli Correlati