Avvenire di Calabria

Il Cappuccino padre Pietro Ammendolia parroco dell’Eremo racconta l'attesa e la devozione del popolo reggino

La Madonna della Consolazione torna all’Eremo questa domenica

di Redazione Web

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Come da tradizione l'appuntamento è per questa domenica pomeriggio per riportare nella sua casa la Patrona di Reggio

La Sacra Effige della Madonna della Consolazione questa domenica farà ritorno nella sua casa all’Eremo. Un momento atteso e particolarmente sentito dai fedeli. «Sicuramente la devozione che il popolo reggino esprime verso la Madonna della Consolazione è molto particolare e bella» dice padre Pietro Ammendolia parroco dell’Eremo.



«Il popolo di Reggio sente la presenza della Madonna nella vita di ciascuno come una presenza unica. E fin dalla nascita il reggino sa di avere come compagna di viaggio la Madonna della Consolazione. E sempre riferito a questo atteggiamento di Maria in cammino anche questo movimento che la Madonna fa verso il centro della città, ritornare all’Eremo, e poi anche il movimento del popolo che va a trovare la Madonna ad affidarsi a lei sia quando è all’Eremo sia quando è in Cattedrale, tutto questo noi lo cogliamo come una realtà viva e attuale. Non è qualcosa che appartiene al passato. Noi lo vediamo anche nelle giovani generazioni in cui c’è questo atteggiamento di affidamento, di vedere come punto di riferimento per il popolo di Reggio la Madonna della Consolazione».

I Cappuccini osservatori speciali della devozione alla Madonna della Consolazione

Tanti gli aneddoti che potrebbe raccontare in questi anni vissuti sulla collina della città. «Certamente per noi padri cappuccini che viviamo la devozione alla Madonna della Consolazione tutto l’anno all’Eremo dove la Madonna risiede per la maggior parte del tempo, notiamo tanti atteggiamenti e dinamiche da parte dei fedeli verso la Madonna. All’Eremo ci sono delle giornate particolari, soprattutto il sabato tutto l’anno, vediamo un certo movimento così come per le feste mariane. Adesso la Madonna ritornerà e la festa dell’Immacolata sarà un giorno particolare. E poi i Sette Sabati che sono veramente un momento bello per la nostra Basilica».

«Mi piace molto notare quando i fedeli vengono in chiesa quando non ci sono funzioni, come si pongono dinanzi all’icona della Vergine Maria Madre della Consolazione. Un atteggiamento di grande confidenza e poi penso a questo omaggio che fanno i reggini quando portano i fiori alla Madonna. È molto bello questo senso di partecipazione verso Maria. Come quando si va a fare una visita ad una persona cara regalando dei fiori. E poi penso alla condivisione».

Gesti semplici che riempiono il cuore di speranza

«Un aneddoto che mi viene in mente: quest’anno in Basilica abbiamo celebrato tanti anniversari di matrimonio, 25esimi, 50esimi, che sono sempre una bella occasione di gioia e di festa. E questo omaggio alla Madonna, questa condivisione, non solo per quelli che hanno vissuto il loro momento di benedizione, di rinnovo delle promesse matrimoniali nella nostra chiesa ma anche chi arriva dopo aver festeggiato in un’altra chiesa, il giorno dopo viene a ringraziare la Madonna e porta un mazzo di fiori. Così una laurea, un compleanno, una ricorrenza bella di famiglia. Ecco, tante volte mi è capitato di stare in chiesa ed accogliere persone con fiori o piante e candele magari domandavo come mai e loro mi spiegavano che il giorno prima era stato il loro compleanno o l’anniversario di matrimonio, il giorno di laurea e venivano tutti a ringraziare la Madonna portando un dono».


PER APPROFONDIRE: Cultura e sociale, accordo di collaborazione tra MArRC e Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova


«Questo mi ha sempre molto colpito come quando prima di andare a casa portano i bambini che magari nascono al Policlinico, appena usciti passano dalla Basilica per chiedere la benedizione e una preghiera alla Madonna. Quindi prima di entrare in casa presentano il loro bambino, la loro bambina alla Vergine Maria. Questo mi ha sempre colpito e dato tanta gioia nel cuore».

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