Studenti calabresi alla conquista delle stelle: al via la fase interregionale dei Campionati di astronomia
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Per la prima volta, l'Asp di Reggio Calabria non è più tra le peggiori d'Italia secondo la valutazione di Agenas, registrando risparmi significativi e un netto miglioramento dei servizi sanitari. La presidente della Terza Commissione Sanità, Pasqualina Straface, parla di un momento storico e riconosce il lavoro della direttrice Lucia Di Furia, alla guida dell'ente da due anni.
L'Asp di Reggio Calabria, un tempo simbolo del fallimento delle politiche sanitarie regionali, sta risalendo la china. Dopo anni di infiltrazioni mafiose, bilanci irregolari e strutture sanitarie in difficoltà, l'azienda registra oggi risultati oggettivi e incoraggianti. Il debito è stato ridotto di 91 milioni, passando dai 203 milioni di euro del 2020 ai 112 milioni previsti per il 2024. A differenza del passato, non è stato chiuso nessun presidio ospedaliero. Al contrario, i ricoveri sono aumentati, così come gli accessi ai pronto soccorso, un chiaro segnale del ritorno della fiducia dei cittadini nel sistema sanitario pubblico.
La presidente della Terza Commissione Sanità, Pasqualina Straface, ha definito la giornata dell’audizione della direttrice Lucia Di Furia un momento storico. La Straface ha evidenziato come, grazie all’impegno straordinario della nuova dirigenza, si sia riusciti a fare ciò che per anni era apparso impossibile: riportare l’Asp di Reggio Calabria a livelli di gestione virtuosi. I bilanci per gli anni 2022 e 2023 sono stati approvati dal collegio sindacale e dalla Regione Calabria. In fase di lavorazione c’è anche il bilancio 2024, con l’obiettivo di garantire una piena trasparenza economico-finanziaria.
Uno dei segnali più chiari della trasformazione in atto è il rafforzamento del personale. In due anni, l'Asp di Reggio Calabria ha assunto 1042 professionisti, tra medici, infermieri e operatori sanitari. L’inserimento del personale cubano, impiegato come misura tampone, ha consentito di evitare la chiusura di presidi ospedalieri. Tuttavia, non si tratta dell’unica soluzione. La direttrice Lucia Di Furia ha annunciato che continueranno a essere indetti concorsi pubblici per coprire i vuoti in organico e garantire una maggiore stabilità del personale.
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Un dato significativo riguarda la partecipazione ai concorsi. Se in passato, ai bandi partecipavano solo due o tre candidati, con difficoltà a coprire i posti vacanti, oggi la situazione è diversa: le domande di partecipazione sono nettamente aumentate, a dimostrazione dell’attrattività ritrovata delle posizioni lavorative offerte dall’Asp.
Un altro aspetto cruciale della "rivoluzione" guidata da Lucia Di Furia è il miglioramento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Questi indicatori, che misurano la qualità e la quantità dei servizi sanitari erogati, hanno mostrato un trend positivo nella quasi totalità dei parametri. Si tratta di un segnale importante che attesta il miglioramento della qualità delle cure e l’efficienza delle strutture sanitarie.
La presidente Pasqualina Straface ha elogiato questo risultato, affermando che «finalmente, dopo anni di buio, la sanità pubblica sta ritrovando fiducia e dignità». I progressi sui LEA sono il frutto di una nuova impostazione gestionale, orientata non solo alla riduzione del debito, ma anche al miglioramento dei servizi assistenziali per i cittadini.
«Siamo di fronte ad un obiettivo e ad un metodo - ha concluso la presidente Straface - che è al centro dell’azione e del programma del Presidente Occhiuto e di questa Giunta regionale che sta rivoluzionando un sistema sanitario ereditato in stato comatoso. All’ASP di Reggio, infatti, si è anzi tutto investito sul capitale umano, sulla costruzione di una squadra motivata, puntando sulla collaborazione di tutte le componenti, quella amministrativa, i medici di medicina generale, i medici convenzionati, gli specialisti. Con un duplice messaggio, ancora una volta di metodo: da una parte, razionalizzare, efficientare e guardare al futuro, restituendo fiducia e speranza nelle istituzioni e nella garanza del diritto alla salute; dall’altra, investire sul territorio e sulla prevenzione».
L’Asp di Reggio Calabria sta utilizzando in modo strategico i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per l’ammodernamento delle strutture sanitarie e l’acquisto di nuove apparecchiature diagnostiche. Questo processo di rinnovamento tecnologico si sta svolgendo nel rispetto dei tempi previsti, segno di una rinnovata efficienza amministrativa.
L’obiettivo dichiarato è garantire una maggiore qualità delle prestazioni sanitarie, ridurre le liste d’attesa e migliorare la capacità di risposta ai bisogni di salute della popolazione. In questo contesto, la salute mentale, con particolare attenzione alla neuropsichiatria infantile, ha ricevuto un nuovo impulso, con l’avvio di percorsi di cura mirati e l’inserimento di nuove figure professionali.
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Con meno di due anni rimanenti per completare i progetti e rendicontare le risorse assegnate,
Le nomine entrano in vigore da oggi, i sacerdoti interessati sono Don Antonino Vinci, Don