Il ritorno di Lucano e non solo. Ecco i principali risultati in Calabria delle comunali
Tra conferme, sorprese e ritorni a catalizzare l’attenzione mediatica è senza dubbio la doppia vittoria del sindaco del modello Riace.
È stato il primo ad annunciare la sua candidatura. Da indipendente, Carlo Tansi ha raggruppato tre liste a Cosenza, una a Catanzaro–Vibo–Crotone e Reggio Calabria.
Come si rilancia la Calabria?
I programmi basati sulle grandi industrie hanno fallito sul piano occupazionale e hanno lasciato solo siti inquinati con costi enormi per le bonifiche. Per offrire possibilità concrete di lavoro dobbiamo valorizzare le nostre immense risorse paesaggistico–ambientali, culturali e storico–archeologiche, e bloccare tramite la loro corretta gestione, la fuga di braccia e cervelli. I nostri giovani sono in grado di sostituire, con le loro competenze, l’attuale casta politico–burocratica, rendendola efficiente, trasparente ed al servizio dei calabresi onesti, e favorendo così lo sviluppo eco– compatibile.
Infrastrutture, serve potersi «muovere» di più e meglio.
In un territorio caratterizzato da elevati rischi naturali, con una orografia molto articolata, e da una posizione geografica marginale rispetto all’Europa continentale, vogliamo assumere come prioritario il diritto alla mobilità. Per farlo occorre affrontare tre grandi problemi: i servizi di trasporto pubblico e privato che salvaguardano solo gli interessi di casta; l’insufficienza dei trasporti su ferro e la mancanza di collegamenti tra gli aeroporti e il resto del territorio, potenziando gli scali di Reggio Calabria e Crotone e lo sfruttamento finora minimo delle idrovie: lacuna gravissima per una penisola con oltre 800 km di coste.
Welfare e Salute, c’è una strategia per uscire da questo pantano?
Il nostro impegno sarà totale per dare finalmente concretezza al diritto alla salute che in Calabria è storicamente negato e da anni sottratto alle competenze del Governo Regionale e demandato a Commissari che, malgrado i “pieni poteri”, non hanno ottenuto risultati apprezzabili. L’attuale disorganizzazione favorisce le strutture sanitarie private, ma, per ben comprendere il problema, non si può ignorare che molto spesso i vertici politici regionali, di destra e di sinistra, sono gli stessi proprietari delle strutture sanitarie private.
Come si libera la Calabria dalla ‘ndrangheta e dalla corruzione?
Per prima cosa occorre, liberare la nostra terra da quel potere politico–burocratico, affaristico, mafioso ed immorale che ne blocca ogni possibilità di sviluppo, cominciando dalla Cittadella Regionale e, a seguire, in tutti gli Enti pubblici. Per questo nel definire le nostre liste abbiamo selezionato candidati di specchiata e riconosciuta moralità, non solo documentata attraverso i casellari giudiziali, ma certificata sul campo attraverso la loro vita professionale e privata. Hanno aderito al nostro programma, persone della società civile che non avevano mai fatto attività politica diretta, pur essendo preparati, per competenza e passione, a misurarsi con i variegati problemi dell’amministrazione pubblica. Sono certo che, se otterremo il consenso dei calabresi, i nostri consiglieri saranno in grado di portare avanti al meglio il nostro programma.
Tra conferme, sorprese e ritorni a catalizzare l’attenzione mediatica è senza dubbio la doppia vittoria del sindaco del modello Riace.
Tra appelli al voto e alla corresponsabilità, ecco come i calabresi si preparano ad affrontare l’appuntamento alle urne di sabato e domenica prossimi.
L’incontro si terrà questo mercoledì nella Sala dei Padri Monfortani vicino Parco Caserta Il Laboratorio