La consigliera comunale Paola Serranò non sarà canidata alle prossime elezioni comunali. Dopo gli anni a Palazzo San Giorgio lancia una riflessione sull'attuale campagna elettorale e la città in questa fase:
Partecipando da osservatrice alla campagna elettorale giunta al suo culmine, vedo ancora una città divisa e disinteressata a costruire legami utili per concorrere efficacemente al bene di tutti.
C’è però, un’ altra città più silenziosa ma vitale, che crede sia possibile formulare una proposta unitaria che metta tutti d’accordo facendo convergere i tanti programmi politici in un unico progetto di sviluppo sostenibile, un progetto di felicità e di crescita da consegnare alle nuove generazioni.
Credo sia giunto il momento di domandarci: Chi siamo? Chi vogliamo essere? ancor prima di: Cosa vogliamo fare per la città?
Siamo soltanto Cittadinanza. o una Comunità? Dall’esperienza vissuta, ritengo che abbiamo perduto i caratteri distintivi di una comunità. I vincoli storici, linguistici, religiosi. economici, non sono più sufficienti a sviluppare il sentimento di appartenenza alla città. Prova ne è la disinvoltura con la quale sporchiamo gli spazi comuni. distruggiamo gli arredi urbani come se non fossero nostri.
Il disagio esistenziale che si percepisce in città è prima di tutto, crisi spirituale per la perdita del senso della vita e delle relazioni umane. Recuperare e diffondere i valori portanti della nostra tradizione culturale potrebbe essere un buon inizio verso la ricerca di una identità perduta. Uno speciale invito rivolgo alle diverse comunità religiose che abitano la città ad incominciare da quella cristiana perché essendo più avvezze al servizio e all’accoglienza, escano dai loro portoni e si rendano disponibili a rigenerare la comunità civile, diffondendo con rinnovato entusiasmo, i valori universali di cui sono portatori.
Tendere all’unità è la prima fondamentale proposta da presentare in campagna elettorale. È un’ aspirazione che travalica ogni schieramento ed ogni ideologia. L’unità genera la fraternità e la fraternità se concretamente vissuta, genera la buona politica. L’unità tra cittadini porta gioia, discernimento, lungimiranza, creatività, voglia di vivere e di fare per il bene di tutti.
Abbandoniamo inutili proiezioni pronostiche ed utilizziamo questo tempo speciale cosi limitato, per discutere assieme nelle piazze, in famiglia su un progetto di sviluppo per la città proporzionato alle risorse naturali possedute e finanziariamente sostenibile nel medio, lungo termine. Disegniamo assieme, il mosaico della nostra città. Una volta che il disegno sarà finito e condiviso da tutti, poco importa chi dovrà posizionare le tessere. Al mosaico possono concorrere in tanti perché non c’è cittadino che non abbia qualcosa da dare per realizzare un nuovo modo di vivere la comunità. Approfittiamo di questo tempo per fare autocritica e per ricercare un nuovo stile di vita ed un nuovo modello di società, capace di creare autentici legami interpersonali che arricchiscono e rendono tutti più felici e quando una persona è felice anche la città è felice e qualsiasi amministrazione dovesse governarla potrebbe solo trarne beneficio.
Consigliere Comunale Dott.ssa Paola Serranò