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“Dio ha ispirato a questi due Santi non solo un cammino spirituale di servizio, ma anche il desiderio di confrontarsi con il Successore di Pietro sul dono ricevuto dallo Spirito per metterlo a disposizione della Chiesa”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza, nella Sala Clementina, i partecipanti ai Capitoli generali dei Frati Minori conventuali e dell’Ordine della Santissima Trinità e degli schiavi (Trinitari). “San Francesco espone al Papa la necessità di seguire Gesù senza riserve, senza altri fini, senza ambiguità o artifici”, ha osservato Leone XIV: “San Juan de Mata ha espresso questa verità con parole che si riveleranno poi fondamentali e che San Francesco farà sue”. “Il superiore sia percepito come un ministro, cioè colui che si fa più piccolo, per essere il servo di tutti”, l’appello del Papa, secondo il quale il termine “priore, maestro, magister o ministro”, con cui ci si rivolge al proprio superiore, “modella l’intera concezione dell’autorità come servizio”. “Non è il nostro interesse personale che ci deve muovere, ma quello di Cristo”, l’altra indicazione offerta dal Pontefice ai presenti: “è il suo Spirito che dobbiamo anzitutto ascoltare, per scrivere il futuro nel presente. Ascoltarlo nella voce del fratello, nel discernimento della comunità, nell’attenzione ai segni dei tempi, negli appelli del Magistero”. Di qui l’appello ad “essere ciascuno personalmente e in ognuna delle vostre fraternità, vivente richiamo al primato della lode di Dio nella vita cristiana”.
Fonte: Agensir