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“La prudenza pastorale, la povertà, la perfetta continenza nel celibato e le virtù umane”. Sono queste, per il Papa, alcune “virtù indispensabili” del vescovo. “La prudenza pastorale è la sapienza pratica che guida il vescovo nelle sue scelte, nel governare, nei rapporti con i fedeli e con le loro associazioni”, ha spiegato Leone XIV, secondo il quale “un chiaro segno della prudenza è l’esercizio del dialogo come stile e metodo nelle relazioni e anche nella presidenza degli organismi di partecipazione, cioè nella gestione della sinodalità nella Chiesa particolare”. “Su questo aspetto Papa Francesco ci ha fatto fare un grande passo avanti, insistendo, con saggezza pedagogica, sulla sinodalità come dimensione della vita della Chiesa”, ha osservato il Pontefice: “La prudenza pastorale permette al vescovo anche di guidare la comunità diocesana sia valorizzando le sue tradizioni sia promuovendo nuove strade e nuove iniziative”.
Fonte: Agensir