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“Le nostre città non devono essere liberate dagli emarginati, ma dall’emarginazione; non devono essere ripulite dai disperati, ma dalla disperazione”. Ne è convinto il Papa, che nel discorso rivolto ai partecipanti alla Giornata internazionale per la lotta contro la droga ha ricordato come il Giubileo “ci indica la cultura dell’incontro come via alla sicurezza, ci chiede la restituzione e la redistribuzione delle ricchezze ingiustamente accumulate, come via alla riconciliazione personale e civile”. “Come in cielo, così in terra la città di Dio impegna alla profezia nella città degli uomini. E questo – lo sappiamo – può portare anche oggi al martirio. La lotta al narcotraffico, l’impegno educativo tra i poveri, la difesa delle comunità indigene e dei migranti, la fedeltà alla dottrina sociale della Chiesa sono in molti luoghi considerati sovversivi”.
Fonte: Agensir