Avvenire di Calabria

Leone XIV: mons. Lovignana (Aosta), “le sue prime parole con il saluto di pace del Cristo Risorto sono entrate nel cuore di ognuno di noi”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“Le prime parole del nuovo Papa con il saluto di pace del Cristo Risorto sono entrate nel cuore di ognuno di noi e hanno raggiunto le nostre famiglie, tutte le persone e tutti i popoli della terra!”. Così il vescovo di Aosta, mons. Franco Lovignana, commenta l’elezione di Papa Leone XIV. “L’annuncio dell’habemus papam e la prima apparizione – sottolinea il presule – riempiono di gioia e di speranza tutti i fedeli e non solo”. “Anche la diocesi di Aosta – prosegue il vescovo – partecipa in spirito di fede e di preghiera a questo momento importante per la vita della Chiesa e del mondo. Siamo nella gioia perché riconosciamo nell’elezione di Papa Leone XIV un segno della cura del Signore per la sua Chiesa: continua a guidarla attraverso il Successore di Pietro. L’elezione giunge in un tempo di disorientamento, di inaudita violenza e di infinite guerre fratricide che insanguinano il pianeta. Anche per questa ragione l’inizio del pontificato e il ministero del nuovo Papa viene accolto con grande speranza. L’attesa per la sua opera non tocca solo la comunità cristiana, ma l’intera umanità. E questo non stupisce se è vero, com’è vero, che la Chiesa è segno e strumento dell’unità del genere umano. Il Papa, pastore universale della Chiesa, diventa un riferimento morale alto per tutti. Una grande responsabilità”. “Il Concilio – ricorda mons. Lovignana – afferma che la Chiesa non è solo strumento, ma anche segno dell’unità del genere umano. E diventa strumento efficace nella misura in cui è segno di pace e di riconciliazione, se cioè vive la comunione che le viene da Dio. In questa direzione il compito del Papa è in prima linea. In quanto Vescovo di Roma – la Chiesa chiamata a presiedere nella carità – il Papa lavora per creare, promuovere e difendere l’unità della Chiesa, evitando fratture e contrapposizioni e, soprattutto, favorendo il dialogo tra tutte le componenti del Popolo di Dio e operando una sintesi superiore che si ottiene solo in Cristo e nella ricerca sincera della verità nella carità”. “In questi giorni, pregando con la Liturgia, abbiamo chiesto al Padre: ‘Donaci un pastore santo, che illumini il tuo popolo con la verità del Vangelo e lo edifichi con la testimonianza della vita’. Questo – conclude il vescovo – auguriamo al nuovo Papa, mentre invochiamo per lui la luce e la forza dello Spirito e per noi la docilità alla sua guida e ai suoi insegnamenti”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: