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“Gesù non fa graduatorie, a chi gli apre il cuore dona tutto Sé stesso”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi in piazza San Pietro. “Per il padrone della vigna, cioè per Dio, è giusto che ognuno abbia ciò che è necessario per vivere”, ha spiegato commentando la parabola del padrone della vigna e dei vignaioli: “Lui ha chiamato i lavoratori personalmente, conosce la loro dignità e in base ad essa vuole pagarli. E dà a tutti un denaro”. “Con i primi operai, quelli che vanno nella vigna all’alba, il padrone si era accordato per un denaro, che era il costo tipico di una giornata di lavoro”, ha spiegato Leone XIV: “Agli altri dice che darà loro quello che è giusto. Ed è proprio qui che la parabola torna a provocarci: che cosa è giusto?”. “Il racconto dice che gli operai della prima ora rimangono delusi: non riescono a vedere la bellezza del gesto del padrone, che non è stato ingiusto, ma semplicemente generoso, non ha guardato solo al merito, ma anche al bisogno”, ha evidenziato Papa Leone, che poi ha commentato: “Dio vuole dare a tutti il suo Regno, cioè la vita piena, eterna e felice. E così fa Gesù con noi: non fa graduatorie, a chi gli apre il cuore dona tutto Sé stesso”.
Fonte: Agensir