Ue: si rafforza la cooperazione istituzionale tra Parlamento europeo e Commissione
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Nelle ultime sette settimane, circa 300.000 bambini sono fuggiti dal Libano verso la Siria per cercare sicurezza a causa dell’aggravarsi del conflitto, ed arrivare in un Paese in cui i bisogni umanitari non sono mai stati così alti. Lo denuncia Save the Children che, in una nota, riferisce che “molti bambini viaggiano da soli, separati dai genitori o dalle famiglie. Essi sono a rischio di abusi, malattie e soffrono per la carenza di cibo, mentre l’inverno incombe. Si stima che il 70% degli sfollati dal Libano alla Siria sia siriano, mentre il resto è libanese o di altre nazionalità. Le Nazioni Unite stimano che circa il 60% sia costituito da bambini e adolescenti, molti dei quali hanno un disperato bisogno di cure mediche, riparo, cibo e acqua”. Almeno 1,2 milioni di persone in Libano, un quinto della popolazione totale, ricorda Save the children, sono sfollate da quando la violenza si è intensificata, compresi molti dei rifugiati siriani (in totale 1,5 milioni circa) che hanno trovato rifugio in Libano dall’inizio del conflitto nel loro Paese, 13 anni fa. Ora i bambini sfollati e le loro famiglie tornano in un Paese, la Siria, che sta soffrendo a causa di 13 anni di guerra e della conseguente crisi umanitaria ed economica, nonché per il devastante terremoto dello scorso anno che ha colpito il 38% della popolazione. Più del 72% della popolazione in Siria, pari a circa 16,7 milioni di persone, ha bisogno di assistenza: il numero più alto dall’inizio della crisi nel 2011. Si stima che il 45% sia costituito da bambini. “Le comunità – dichiara Rasha Muhrez, direttore della risposta di Save the Children in Siria – hanno un estremo bisogno di assistenza umanitaria, ma il sostegno internazionale si è quasi esaurito. Abbiamo bisogno urgente di fondi che diano priorità ai bisogni e alla ripresa dei bambini, dei giovani sfollati e delle comunità che li ospitano. L’accesso all’istruzione e il sostegno alla salute mentale e al benessere dei minori sono esigenze fondamentali in questo momento, così come l’investimento in programmi di recupero precoce per salvaguardare il loro futuro. La comunità internazionale deve sostenere con forza gli appelli per un cessate il fuoco e prevenire ulteriori violenze che stanno avendo un impatto così devastante sulla regione”. Save the Children e i suoi partner stanno sostenendo le persone in arrivo dal Libano attraverso la distribuzione di coperte, cibo, acqua e altri beni di prima necessità. Dall’ottobre 2023, abbiamo intensificato la nostra risposta nel Libano meridionale, sostenendo i bambini e le famiglie libanesi, siriane e palestinesi sfollati a causa della violenza.
Fonte: AgensirUe: si rafforza la cooperazione istituzionale tra Parlamento europeo e Commissione
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