Avvenire di Calabria

Sanità regionale, segnali di ripresa nel monitoraggio del Ministero della Salute

Livelli Essenziali di Assistenza, la Calabria risale gradualmente la china

Nei risultati preliminari del Nuovo Sistema di Garanzia la regione registra un aumento di 18,21 punti, ma non raggiunge ancora la soglia richiesta

di Redazione Web

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Il Ministero della Salute ha pubblicato il report sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), la valutazione annuale che stabilisce la qualità e l’efficienza dei servizi sanitari regionali in Calabria. Il documento, relativo all’anno 2022 e diffuso il 15 luglio 2024, evidenzia che la Calabria risulta ancora inadempiente, non avendo raggiunto la soglia minima richiesta in due delle tre aree di valutazione.

Il monitoraggio della sanità calabrese tra ritardi e miglioramenti

Dal 2020 il monitoraggio dell’erogazione dei servizi sanitari avviene attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG), che prende in considerazione tre ambiti fondamentali: la prevenzione collettiva e la sanità pubblica, l’assistenza distrettuale e l’assistenza ospedaliera. Per essere considerata adempiente, una Regione deve ottenere almeno 60 punti in ciascuna area.



Nel 2022 la Calabria ha registrato un punteggio di 36,59 nella prevenzione e di 34,88 nell’assistenza distrettuale, risultando inadempiente in entrambi i settori. Solo nell’ambito dell’assistenza ospedaliera, con 63,78 punti, ha superato la soglia minima richiesta. Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, questi dati confermano la persistente difficoltà della sanità calabrese a garantire un’offerta sanitaria adeguata, soprattutto nei servizi territoriali e nelle campagne di prevenzione.

Incremento dei punteggi nel 2023, ma la soglia minima resta lontana

Utilizzando i dati preliminari relativi al 2023, la Fondazione Gimbe ha condotto un’analisi indipendente per valutare l’andamento dei servizi sanitari regionali. L’analisi mostra un miglioramento complessivo dei punteggi in tutte e tre le aree, con un incremento totale di 18,21 punti, che ha portato il punteggio LEA della Calabria da 135,25 nel 2022 a 153,46 nel 2023.


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Il settore della prevenzione ha registrato un incremento da 36,59 a 43,82, mentre quello dell’assistenza distrettuale è passato da 34,88 a 40,48. Anche l’assistenza ospedaliera ha segnato un miglioramento, raggiungendo 69,16 punti rispetto ai 63,78 del 2022. Nonostante i progressi, la Calabria risulterebbe comunque inadempiente nel 2023, poiché il punteggio nell’area distrettuale resta inferiore alla soglia di 60 punti.

La Regione Calabria ha richiesto al Ministero della Salute una rettifica del punteggio relativo all’area della prevenzione, sostenendo che le coperture vaccinali per l’anno 2023, secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale Vaccini, sarebbero superiori al 90%, una soglia che garantirebbe un aumento del punteggio in questa area. Se la correzione venisse accolta, la Calabria potrebbe risultare adempiente per la prevenzione, ma rimarrebbe comunque sotto la soglia minima nei servizi territoriali.

Le aree critiche su cui intervenire per il futuro

L’analisi dei singoli indicatori del Nuovo Sistema di Garanzia evidenzia un miglioramento generale, con 21 indicatori su 29 in crescita. Tuttavia, i dati mettono in luce criticità ancora rilevanti, soprattutto nella prevenzione e nell’assistenza distrettuale.

Per quanto riguarda la prevenzione, restano molto basse le percentuali di adesione agli screening oncologici, con particolare riferimento ai tumori del colon-retto e della mammella. Nell’ambito dell’assistenza distrettuale, il problema maggiore riguarda la gestione delle liste d’attesa e i tempi di soccorso, che continuano a penalizzare la qualità del servizio sanitario offerto ai cittadini.

Nell’area ospedaliera si registrano segnali positivi, con un miglioramento delle cure oncologiche e una riduzione del ricorso ai parti cesarei primari. Tuttavia, anche questo settore rimane suscettibile di ulteriori miglioramenti, soprattutto nella gestione dei ricoveri e nel trattamento delle emergenze cardiovascolari.

Le prospettive per la sanità calabrese

Nonostante i miglioramenti registrati nel 2023 e l’eventuale rettifica richiesta dalla Regione, la Calabria resta inadempiente e lontana dagli standard minimi richiesti per garantire un sistema sanitario efficiente. Secondo Cartabellotta, è fondamentale proseguire sulla strada delle riforme, investendo nel potenziamento dei servizi territoriali e delle campagne di prevenzione.



Il prossimo obiettivo sarà consolidare i progressi ottenuti e colmare le lacune ancora presenti, affinché la Calabria possa finalmente raggiungere la soglia di adempienza e garantire a tutti i cittadini un servizio sanitario all’altezza delle esigenze della popolazione.

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