Avvenire di Calabria

Tutte le istituzioni coinvolte: parte da Reggio Calabria il progetto condiviso per una nuova Facoltà

Medicina alla Mediterranea: nasce il tavolo per il corso di laurea a Reggio Calabria

Università, Regione, Comune, Città Metropolitana, GOM e Ordine dei Medici al lavoro per l’attivazione di un polo sanitario e accademico strategico per i giovani e il territorio

di Redazione Web

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L’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha ospitato il tavolo tecnico-politico per la nascita del nuovo corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Tutti gli attori istituzionali del territorio hanno confermato il proprio impegno per una proposta strategica e condivisa destinata a cambiare il volto della formazione sanitaria in Calabria.

Un progetto ambizioso e condiviso per la città e per i giovani calabresi

Si è riunito nei giorni scorsi presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria il tavolo tecnico-politico per l’attivazione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, alla presenza del rettore Giuseppe Zimbalatti, dell’onorevole Giusi Princi, del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, del vicesindaco Carmelo Versace, del consigliere metropolitano Giovanni Latella, del direttore generale Pietro Foti, del prorettore Antonino Vitetta, del direttore sanitario del GOM Salvatore Costarella, del già commissario del GOM Luigi Scaffidi, del presidente dell’Ordine dei Medici Pasquale Veneziano, del dirigente del Dipartimento Salute della Regione Calabria Tommaso Calabrò, e in collegamento del rettore dell’Università Magna Graecia Giovanni Cuda.



Il tavolo ha preso atto dell’azione propulsiva avviata proprio dall’onorevole Giusi Princi, che ha portato avanti l’iter sin da quando ricopriva la carica di vicepresidente con delega all’Università. Il progetto è stato promosso in piena sintonia con il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, che da inizio legislatura ha espresso la volontà politica di ampliare l’offerta formativa sanitaria, valorizzando la presenza del Grande Ospedale Metropolitano e di una realtà accademica come la Mediterranea.

L’impegno delle istituzioni locali e regionali per il nuovo polo formativo

Un passaggio fondamentale è stato anche il riconoscimento del lavoro svolto dal Comune di Reggio Calabria e dalla Città Metropolitana, che già tra il 2022 e il 2023 avevano promosso l’interlocuzione con tutti gli enti del territorio. Le delibere approvate all’unanimità dai rispettivi consigli comunali e metropolitani hanno formalmente impegnato gli enti locali a sostenere il progetto, inserendolo in un disegno strategico di sviluppo urbano e sociale per l’intera area metropolitana.


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Ogni istituzione coinvolta ha assunto un ruolo ben definito e oggi tutti i percorsi convergono in un unico grande progetto condiviso. Il rettore Zimbalatti e il prorettore Vitetta hanno illustrato le linee guida dell’iniziativa che prenderà forma con la creazione di sottogruppi tecnici incaricati di dettagliare gli aspetti strutturali, clinico-ospedalieri, formativi e finanziari.

Un progetto concreto con ricadute sanitarie e formative per tutta la Calabria

Il Comune di Reggio Calabria e la Città Metropolitana garantiranno il supporto logistico e infrastrutturale, mentre la Regione Calabria si farà carico del sostegno economico per almeno quindici anni e dell’integrazione dell’offerta clinico-ospedaliera tramite il GOM e con la collaborazione dell’Ordine dei Medici.



Tutti gli attori presenti hanno ribadito la convinzione che questo investimento in formazione medica e sanitaria rappresenti un’opportunità unica per i giovani, oltre a un volano di crescita per il territorio. Si tratta infatti di un passo strategico che porterà, oltre a una migliore assistenza sanitaria, anche una qualificata offerta scientifica capace di innalzare i livelli essenziali di assistenza e rendere Reggio Calabria un polo di riferimento accademico del Sud Italia.

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