Avvenire di Calabria

Mediterraneo: Medici senza Frontiere, imbarcazione presentatasi come guardia costiera libica spara in aria e respinge in Libia 29 donne e bambini

di Redazione Web

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Questa mattina la Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (MSF), è stata testimone di una nuova tragedia nel Mediterraneo centrale. Mentre stava raggiungendo un gommone in difficoltà per soccorrere le persone a bordo, ha trovato sulla scena un’imbarcazione veloce, con persone armate a bordo, nelle immediate vicinanze. Le persone sopravvissute e tratte in salvo da MSF, in totale 83 uomini e minori non accompagnati, hanno riferito che 29 donne e bambini erano stati in precedenza intercettati dopo essere stati minacciati con le armi. Secondo le loro testimonianze, uomini armati hanno minacciato le persone sul gommone e hanno sparato in aria, facendo cadere in acqua oltre 70 persone. L’équipe di Msf ha portato in salvo tutte le persone che erano in acqua e a bordo del gommone, mentre l’altra imbarcazione veloce si è allontanata con 29 donne e bambini a bordo. “Questo comportamento aggressivo e irresponsabile da parte di un’imbarcazione con uomini armati a bordo è inaccettabile e mette in pericolo la vita di molte persone e separa interi nuclei familiari”, denuncia con forza Msf in un comunicato stampa di oggi. Gli 83 uomini e ragazzi salvati, sono ora a bordo della Geo Barents in stato di disperazione, poiché i loro familiari (donne e bambini) sono stati respinti con forza in Libia.

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