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“Siamo davvero colpiti da quanto riportato dalla trasmissione Report ieri, 27 ottobre, rispetto al naufragio avvenuto lo scorso giugno al largo di Roccella Jonica. Lo sconcerto è legato al fatto che, ancora una volta, la priorità pare essere quella di nascondere l’accaduto invece di fare chiarezza su quel naufragio, l’ennesimo nel Mediterraneo”. Lo afferma oggi Valentina Brinis, advocacy officer di Open Arms in una nota dopo l’inchiesta mandata in onda ieri sera dalla trasmissione di Rai 3. “Non è chiaro – spiega – il numero dei corpi recuperati e di quelli dispersi e non è chiara l’identità di molte delle persone che erano a bordo. Aggiungiamo la nostra, a tutte le voci che chiedono verità e giustizia, le uniche domande che delineano l’identità della cittadinanza europea, basata sul rispetto della dignità di ogni essere umano”. In tutto ciò, le “occasioni parlamentari di intervenire su questi temi non vengono colte. L’ultima – conclude – qualche giorno fa quando durante il voto al bilancio della Ue, il Parlamento europeo ha deciso di non stanziare alcuna voce di spesa su una missione congiunta di ricerca e soccorso. E questa, è davvero l’unica azione urgente da metter in atto affinché la vita umana sia tutelata”.
Fonte: Agensir