Avvenire di Calabria

Migranti: Emergency, sbarcate ieri ad Ancona 49 persone soccorse nei giorni scorsi dalla nave Life Support

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Nel pomeriggio di ieri 49 persone soccorse nei giorni scorsi dalla nave Life Support di Emergency sono sbarcate nel porto di Ancona. Il salvataggio ha avuto luogo martedì 12 novembre, nelle acque internazionali all’interno della zona Sar (search and rescue) maltese. La barca in difficoltà è stata individuata direttamente dal ponte di comando della Life Support. Questa – ha sottolineato l’Ong in un comunicato – è la quinta missione in cui la nave è stata assegnata a un porto nel nord del Mare Adriatico, a circa cinque giorni di navigazione dal luogo dove è stato effettuato il soccorso.
“Abbiamo terminato lo sbarco delle persone soccorse e tutto si è svolto regolarmente – ha commentato Domenico Pugliese, comandante della Life Support –. È la prima volta che le autorità ci assegnano il porto di Ancona, ma nell’insieme è la quinta che veniamo mandati in un Pos che si trova nel nord dell’Adriatico. Arrivare fin qui comporta una lunga navigazione dalla zona Sar, quindi una lunga assenza dalla zona operativa, e un ulteriore disagio per i naufraghi”.
Le 49 persone soccorse, tra cui 6 donne e 6 minori non accompagnati, provengono da Siria, Egitto e Bangladesh. Questi Paesi sono devastati da conflitti armati, instabilità politica, corruzione, povertà e cambiamenti climatici.
“A bordo erano presenti naufraghi principalmente provenienti dalla Siria – ha spiegato Chiara Picciocchi, mediatrice culturale a bordo della Life Support –, un Paese dove il conflitto continua a segnare la vita delle persone, nonostante se ne parli sempre di meno”. “Spesso – ha aggiunto – sentiamo storie di persone che devono lasciare la Siria per trovare lavoro o per non venire discriminate. È importante ricordare che gli strascichi di una guerra continuano anche per anni dopo che i conflitti armati diretti diminuiscono di intensità, per questo motivo ci sono ancora tantissime persone che rischiano la propria vita partendo dalla Siria e andando prima in Libia e poi in Europa: cercano una vita migliore in un posto dove possano vedere i propri diritti rispettati, e noi non possiamo che augurare loro il meglio”.
L’operazione di salvataggio conclusasi ieri rappresenta il 48° intervento della Life Support, che ha operato in 26 missioni distinte. La nave ha iniziato le operazioni di ricerca e soccorso a dicembre 2022 e ha complessivamente soccorso 2.342 persone.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: