Avvenire di Calabria

Multilateralismo: 268 ex funzionari Onu lanciano un appello per la difesa e il rilancio delle Nazioni Unite

di Redazione Web

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In vista dell’80° anniversario della Carta delle Nazioni Unite, che sarà celebrato il prossimo 26 giugno, 268 ex alti funzionari delle Nazioni Unite, tra cui ex segretari generali, direttori di agenzie internazionali e numerosi aottosegretari e assistenti segretari generali, hanno firmato un appello per difendere e rilanciare i principi fondativi dell’Onu. L’iniziativa è diffusa in Italia dalla Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, che ne sostiene i contenuti e rilancia l’invito alla mobilitazione della società civile. “Rivendichiamo i valori della Carta: pace, sviluppo, diritti umani, stato di diritto e dignità umana”, si legge nel testo dell’appello, lanciato dal “Gruppo di Riflessione per la Pace” in collaborazione con la Foundation for Global Governance and Sustainability. Tra i firmatari figurano personalità di rilievo come l’ex Segretario generale Ban Ki-Moon, Gro Harlem Brundtland (già Direttore generale dell’Oms e Primo ministro norvegese), Helen Clark, Hans Blix, Mary Robinson, Rubens Ricupero, Jan Eliasson e molti altri alti esponenti delle Nazioni Unite. Tutti esprimono “profonda preoccupazione” per le crescenti violazioni del diritto internazionale e il progressivo indebolimento della cooperazione multilaterale: “Se l’ordine internazionale fondato sulla Carta dovesse crollare – avvertono – ci vorranno generazioni per ricostruirlo”. L’appello è rivolto non solo ai responsabili delle istituzioni globali, ma anche a tutti i cittadini del mondo, chiamati a riscoprire lo spirito della Carta del 1945. “Ognuno è chiamato a prendersi cura del futuro dei due miliardi di bambini sotto i 14 anni oggi in vita. Non possiamo permetterci di fallire”, dichiarano i promotori. Nel corso dei prossimi mesi, in vista della Giornata delle Nazioni Unite del 24 ottobre, parlamentari, capi di Stato e di governo saranno invitati ad aderire ufficialmente all’appello. Ma anche i cittadini della “famiglia umana”, evocata nel preambolo della Carta, possono firmare il documento e contribuire a rilanciare un’azione collettiva per un mondo più giusto e sicuro.

Fonte: Agensir

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