Nonostante la sospensione di tutte le attività sportive agonistice, Reggio Calabria si sta preparando a un doppio salto di categoria. Reggina e Viola, infatti, ambiscono alla promozione e il sogno dei tifosi è la serie B (per entrambe). Certo, una gioia assegnata "a tavolino" - triste effetto del Coronavirus - ma non per questo meno attesa dai supporters.
Due progetti, quelli di Reggina e Viola, distanti anni-luce che, però, hanno un comune denominatore: riaccendere la passione sopita. Gli amaranto, guidati in panchina dal reggino Mimmo Toscano, stavano guidando con 9 punti di vantaggio il girone C della Lega Pro. Un torneo tutt'altro che semplice, ricchissimo di derby, e con delle vere e proprie corazzate come Bari e Ternana che nel calcio estivo sembravano avvantaggiate rispetto alla Reggina per il primato. La Reggina del presidente Luca Gallo ha sbaragliato gli avversari e si preparava a vivere una primavera di rinascita per il calcio dello Stretto sprofondato recentemente anche tra i dilettanti prima dell'avvento dell'imprenditore romano.
Di tutt'altro tenore la stagione della Viola. Iper-vincente (filotto senza mai perdere nella regular season), ma nata da un progetto "popolare" sostenuto dal Supporters Trust, l'associazione dei tifosi. Dopo le ultime due stagioni tra A2 e B finite tutte in anticipo per motivi societari, la «Fase 2» delle gloriosa casacca neroarancio è passata da un campionato regionale, la C silver, poco probante sotto il profilo tecnico (vista anche la corazzata allestità dal presidente Laganà), ma fondamentale per il sodalizio alla prima avventura. Poche ore fa, il massimo dirigente della Viola si è espresso in modo lapidario: «O serie B o niente».
Ma come potrebbero arrivare queste due promozioni? La Reggina attende con ansia il Consiglio federale (l'ultimo era fissato per l'8 maggio, ma è stato rinviato) per ricevere la comunicazione ufficiale che è nell'aria ormai da tempo. Non mancano le opposizioni all'interno della Lega, ma il presentimento sembra sorridere agli amaranto che, nel peggiore dei casi, dovranno tornare in campo (ipotesi estramente peregrina) e gestire l'ampio vantaggio sulla seconda in classifica.
Discorso diverso per la Viola. La Federazione che guida la pallacanestro italiana ha già da tempo annunciato il «rompete le righe». Nessuna speranza di vedere i beniamini di questa stagione sul parquet, quindi il ripescaggio in serie B passa da una decisione "politica" della Fip. Proprio un anno fa si discuteva di «wild card», una sorta di jolly che la Federazione si gioca in alcune piazze "storiche" come appunto Reggio Calabria. Le parole del presidente Laganà lasciano intendere un accordo di massima: se così fosse, la Viola tornerebbe dopo appena un anno di assenza in un campionato nazionale.
Sciarpe e bandiere sono pronte. A frenare l'entusiasmo, oltre alle restrizioni dovute al Covid-19, c'è l'attesa di un'ufficialità che fa trepidare la Reggio Calabria sportiva.