Avvenire di Calabria

Il presidente della Regione Calabria attacca Salvini: «Quando venne in Calabria ha affermato che nel giro di poche settimane avrebbe operato per cancellare questa vergogna. Non è avvenuto nulla di tutto ciò»

Oliverio: «La baraccopoli di San Ferdinando va smantellata»

La Regione è anche contro l’insediamento di container e di tendopoli

Redazione Web

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«La nostra posizione è netta e chiara: bisogna smantellare la baraccopoli di San Ferdinando che è un lager, un ’non luogo’ nel quale sono negati i diritti fondamentali alle persone. Siamo contro interventi tesi a realizzare ’nuovi quartieri’ di degrado che si aggiungano alla baraccopoli attraverso container e/o nuove tende». Lo afferma il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio sulla questione che riguarda la baraccopoli di San Ferdinando dove vivono molti immigrati impegnati nei lavori agricoli nei campi.

«Noi - prosegue - siamo per lo smantellamento della baraccopoli e per trovare soluzioni dignitose e civili alle persone. Tutto il resto sono variabili che non fanno altro che prorogare una piaga e una condizione di degrado inammissibile ed insopportabile. Il mio assessore Angela Robbe ha espresso chiaramente la nostra posizione che è condivisa anche dalla parte fondamentale delle organizzazioni sociali. Ma ci sono organizzazioni sociali, mi spiace dirlo, che non hanno inteso bene quella che è la nostra iniziativa. Mi riferisco alla Cgil che propone di finanziare ancora container. La Regione è anche contro l’insediamento di container, lo abbiamo detto a chiare note in sede di Prefettura a Reggio Calabria, così come è contro l’insediamento di tendopoli. Ne abbiamo finanziato una tre anni fa, solo con l’auspicio che fosse smantellata la baraccopoli, ma ciòò non è avvenuto. La Regione è pronta a costituire un fondo per garantire coloro i quali vogliano mettere a disposizione civili abitazioni per consentire a queste persone di trovare una locazione. Abbiamo proposto inoltre di mettere a disposizione i beni confiscati e di sostenere ipotesi di ’modello Sprar’ e servizi di navetta per il trasporto al posto di lavoro, o ancora, moduli abitativi all’interno delle aziende in accordo con gli imprenditori agricoli dell’area».

«La scorsa estate - conclude Oliverio - è venuto il ministro Salvini e noi lo avevamo preso in parola quando ha affermato che nel giro di poche settimane avrebbe operato per cancellare questa vergogna e per trovare soluzioni adeguate per queste persone che sono immigrati regolari. Non è avvenuto nulla di tutto ciò».

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