Avvenire di Calabria

Operaio morto a Maniago: diocesi di Concordia-Pordenone, “impegnati per sicurezza sul lavoro affinché simili tragedie non debbano più ripetersi”

di Redazione Web

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“Con profondo dolore, la diocesi di Concordia-Pordenone esprime il proprio cordoglio per il tragico incidente sul lavoro che ha coinvolto il giovane ventiduenne Daniel Tafa, appartenente alla comunità musulmana. In questo momento di grande sofferenza, ci uniamo al dolore della sua famiglia. La vita di ogni persona è un dono prezioso e la perdita di un giovane in circostanze così drammatiche ci interpella profondamente come società”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla diocesi per la morte del giovane operaio morto in una fabbrica di Maniago.
Come ha ribadito recentemente Papa Francesco, prosegue la nota, “la vera ricchezza sono le persone: senza di esse non c’è comunità di lavoro, non c’è impresa, non c’è economia. La sicurezza nei luoghi di lavoro significa custodia delle risorse umane, che hanno valore inestimabile agli occhi di Dio e anche agli occhi del vero imprenditore”.
La diocesi ribadisce “il proprio impegno nella promozione di una cultura della sicurezza sul lavoro, affinché simili tragedie non debbano più ripetersi. Invitiamo tutti a un momento di raccoglimento e preghiera, nel rispetto della fede e della tradizione religiosa del giovane, affinché il suo ricordo resti vivo e sia di monito per un futuro in cui il lavoro sia sempre garanzia di dignità e tutela della vita”. “Esprimiamo vicinanza alla comunità musulmana locale, con la quale condividiamo il valore della sacralità della vita e il desiderio di costruire una società più giusta e sicura per tutti – conclude la nota -. Affidiamo il dolore di questa perdita alla misericordia di Dio e invochiamo su tutti consolazione e speranza”.

Fonte: Agensir

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