Avvenire di Calabria

Ospedale Bambino Gesù: 40 anni da Irccs. Dal primo trapianto di cuore alla prima terapia genica per i tumori solidi

di Redazione Web

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Dal primo trapianto di cuore alla prima terapia genica per tumori solidi. L’Ospedale pediatrico Bambino Gesù celebra i 40 anni dal riconoscimento come “Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico” (Irccs) ricordando le parole che Papa Francesco rivolese alla comunità dell’Ospedale durante l’udienza presso l’Aula Paolo VI del 16 marzo 2024 in occasione dei 100 anni dalla donazione del nosocomio alla Santa Sede da parte della famiglia Salviati: “La scienza, e di conseguenza la capacità di cura, si può dire il primo dei compiti che caratterizza oggi il Bambino Gesù”. In termini di ricerca e produzione scientifica, l’Ospedale è il primo tra gli Irccs in ambito pediatrico. “Il nostro compito è spingere avanti la frontiera dell’innovazione”, commenta il presidente Tiziano Onesti.
Il 13 maggio 1985 il Bambino Gesù otteneva dal ministero della Salute il riconoscimento come Irccs; nel 1986, realizzava il primo trapianto di cuore in Italia su un bambino. Nel 1992 apre il Centro di assistenza per bambini malati di Aids. Nel 1993 arriva il primo trapianto combinato cuore-rene. Due anni dopo il primo trapianto di polmone, nel 1996 il primo trapianto di rene da donatore vivente. Nel 1997 viene inaugurato il Dipartimento di emergenza e accettazione. Seguono trapianti di fegato (anche da donatore vivente); il primo impianto di un cuore artificiale e il primo trapianto di intestino, E poi il MarLab, laboratorio di robotica e analisi del movimento nella sede di Palidoro e successivamente Santa Marinella per la innovativi di riabilitazione motoria pediatrica. Nel 2006 arriva per l’Ospedale il riconoscimento della Joint Commission International (JCI) per la sicurezza del paziente e la qualità dell’assistenza sanitaria. Nel 2008 viene realizzato il primo trapianto di fegato.

Nel 2010 si effettua il primo impianto al mondo di cuore artificiale pediatrico in un ragazzo di 15 anni. Nello stesso anno, il primo trapianto d’intestino. Nel 2011, il primo trapianto di fegato da donatore vivente. Il 2014 è l’anno della inaugurazione dei nuovi laboratori di ricerca nella sede di San Paolo fuori le Mura, tra i più grandi in Europa in ambito pediatrico, attrezzati con le più moderne tecnologie per le indagini genetiche e cellulari e dotati di un’Officina farmaceutica per la produzione di terapie avanzate (cellulari e geniche). Sempre nel 2014 viene eseguito il primo trapianto al mondo di cellule staminali geneticamente modificate da un donatore aploidentico (cioè da genitore a figlio/a), aprendo nuove prospettive nella cura di malattie genetiche rare, immunodeficienze e alcuni tipi di tumori. Nel 2015 l’Ospedale riceve l’accreditamento JCI come “Centro Medico Accademico”. Nel 2016 viene impiantato il primo cuore artificiale a levitazione magnetica in un paziente pediatrico. Nel 2017, il Bambino Gesù ha realizzato il primo trapianto domino pediatrico in Italia (ovvero, su due pazienti di cui il primo diventa donatore del secondo) e ha separato con successo due gemelle siamesi. Nel 2018, viene trattato con la terapia Car-T il primo paziente italiano con leucemia refrattaria. Nel 2019 l’ospedale supera la soglia dei mille trapianti di organi solidi ed esegue, per la prima volta in Europa, l’impianto di un bronco polmonare artificiale e bio-riassorbibile. Nel 2021 viene realizzato il primo trapianto pediatrico al mondo da un donatore positivo al Covid. Nel 2022 il Bambino Gesù inaugura il più grande centro italiano di cure palliative pediatriche e vengono trattati i primi bambini con atresia dell’esofago utilizzando una tecnica innovativa di magneto-anastomosi, che evita l’intervento chirurgico. Il 2023 segna un punto di svolta nella lotta ai tumori solidi pediatrici; nel 2024, per la prima volta a livello mondiale, le terapie geniche trovano impiego per il trattamento delle malattie autoimmuni in età pediatrica. L’Ospedale nel 2024 effettua 137 trapianti di midollo superando complessivamente quota 2.500 dal 2000 e confermandosi il primo centro pediatrico italiano per numero di trapianti di cellule staminali.

Il Bambino Gesù gestisce la più ampia casistica nazionale di malati rari in età pediatrica, il 40,8% sotto i 15 anni di età e che riconoscono in oltre l’80% dei casi una origine genetica. Negli ultimi 10 anni, sono stati scoperti e descritti nel nostro ospedale oltre 100 nuovi geni malattia, e nel 2024 le analisi genetiche sono state circa 40mila
Con più di 1.000 pubblicazioni nell’ultimo anno e un impact factor corretto di circa 5.000 punti, il Bambino Gesù si conferma il primo tra gli IRCCS in ambito pediatrico, grazie anche a uno dei laboratori di ricerca più grandi d’Europa con all’interno un’officina farmaceutica di circa 1.400 mq interamente dedicata alla produzione di terapie avanzate (cellulari e geniche). Nel 2024 il personale a vario titolo impegnato nella ricerca è stato di 1.800 persone, i progetti di ricerca attivi sono stati 700 mentre gli studi clinici 450.

Fonte: Agensir

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