Avvenire di Calabria

Pace: Caritas, concluso a Cipro l’incontro del progetto PeaceMed per formare i giovani

di Redazione Web

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Si è concluso ieri a Cipro il primo incontro di formazione del progetto PeaceMed guidato da Caritas italiana, che ha riunito rappresentanti Caritas e di altre organizzazioni (per l’Italia le Acli) da una ventina di Paesi attorno al Mediterraneo. Tre giornate di formazione, conoscenza reciproca, messa in discussione. “Mentre ovunque prevale la logica della violenza, verbale, militare, economica, come via per affrontare i conflitti a vantaggio proprio e del proprio gruppo, partendo da Cipro il gruppo di PeaceMed vuole imparare a trasformare i conflitti e a decostruire il nemico”, si legge in una nota di Caritas italiana. Nel progetto Caritas italiana è accompagnata, per la formazione, da Rondine, Città della pace. Il gruppo di PeaceMed si è messo in ascolto inizialmente dei singoli, delle loro storie. Persino in ascolto dei “nemici”. Imparare a mettersi nei panni degli altri, comprendere il loro punto di vista, aiuta a decostruire l’idea del “nemico” che le storie personali e il contesto sociale impongono, e di trasformare le energie negative in energia positiva.
Centrale nel programma la tappa a Nicosia, la capitale divisa da un confine, e  la sede di Caritas Cipro, guidata da Elizabeth Kassinis, attiva nei campi della promozione umana, dell’integrazione sociale e dell’advocacy. A Nicosia, Il gruppo è stato condotto sulla frontiera, nella zona cuscinetto della “Linea verde”, dove i caschi blu dell’Onu presidiano una frontiera controversa e promuovono, con personale civile preparato e motivato, azioni intercomunitarie. Luoghi di incontro tra le due popolazioni dell’isola. L’incaricata per gli affari civili dell’Unficyp, nel settore presidiato dai caschi blu britannici, Arzu Cagin, ha lanciato un messaggio forte per tutti: “Non arrendetevi”. Il gruppo di PeaceMed ha trovato elementi per una strada comune. “Si parte dalla consapevolezza di ciò che costruisce o distrugge le relazioni tra le persone. È la base di ogni possibile trasformazione di un conflitto – afferma -. Il cammino è ancora lungo. Soprattutto: nessuno si sta formando per se stesso, ma per condividere le scoperte con i colleghi e le persone a casa sua”. Seguiranno momenti formativi online e poi un nuovo incontro in Italia alla fine di giugno. Altre info: https://www.caritas.it/il-progetto-peacemed-parte-da-cipro-la-pace-e-un-cammino/

Fonte: Agensir

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