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La Chiesa di Panama, attraverso le organizzazioni che compongono la Rete ecclesiale per la migrazione, il rifugio, lo sfollamento e la tratta di esseri umani (rete Clamor), esprime forte preoccupazione per le condizioni in cui viene effettuato il rimpatrio dei migranti dagli Stati Uniti. Nella nota si denuncia che il Governo panamense ha recentemente firmato accordi con gli Stati Uniti, senza garantire trasparenza o chiarezza sulle condizioni di rimpatrio dei migranti a Panama. La rete Clamor chiede “con urgenza” al Governo panamense di “riconsiderare gli accordi migratori con gli Stati Uniti”, per “non diventare complice di politiche di esclusione che violano la dignità dei migranti”. Esortano inoltre i cittadini panamensi a informarsi e a chiedere il rispetto della sovranità nazionale, rifiutando le pressioni politiche straniere che colpiscono i migranti. Mettono, inoltre, in guardia sui rischi che corrono i bambini e gli adolescenti, che sono doppiamente vittime di queste politiche e sono esposti alle reti di contrabbando e traffico di esseri umani. Viene, infine, ribadito “l’impegno a continuare a fornire assistenza spirituale, psicologica e umanitaria ai migranti”.
Fonte: Agensir