Avvenire di Calabria

Papa al Gemelli: mons. Prastaro (Asti) al Sir, “lo sentiamo uno di noi”

di Redazione Web

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“Papa Francesco è originario di questa terra e, in un certo senso, lo sentiamo ‘uno di noi’”. Lo afferma mons. Marco Prastaro, vescovo di Asti, in un’intervista al Sir, raccontando il profondo legame tra il Pontefice e la diocesi, dove si è recato nel 2022 per una visita privata ai familiari. In questi giorni di preoccupazione per la sua salute, la comunità astigiana si stringe in preghiera per lui. “C’è grande affetto e vicinanza”, sottolinea il vescovo, evidenziando le iniziative diocesane e la commozione delle cugine del Papa. “Carla, la più anziana, mi ha detto con grande fiducia: ‘Lui è un lottatore, vedrete che ce la farà e continuerà il suo cammino’”. Domenica, in tutte le parrocchie della diocesi, si è pregato per il Santo Padre e alcune comunità hanno organizzato momenti particolari di preghiera, come la recita del Rosario prima della messa. “Domani avremo un incontro del Consiglio diocesano e valuteremo se organizzare ulteriori iniziative comunitarie”, aggiunge mons. Prastaro. Il presule ricorda anche il rapporto speciale con il Papa: “Mi ha nominato vescovo di Asti, ho avuto il privilegio di ospitarlo a casa mia durante la sua visita. Ricordo con affetto la cena che abbiamo condiviso con le suore: un momento di grande semplicità e familiarità”. Tra le tante espressioni di vicinanza, mons. Prastaro cita il messaggio di una fedele: “Una signora mi ha scritto: ‘Ho un grande timore per la salute di Papa Francesco e prego tutto il giorno come non ho mai fatto prima. Mi scusi, ma per me il Santo Padre è come una stella polare. Prego come ci insegna lui, ma non riesco a darmi pace’”. E conclude: “Francesco ha la straordinaria capacità di far sentire ogni persona conosciuta e apprezzata per quello che è”.

Fonte: Agensir

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